Completiamo il focus relativo alla stagione del Catania, dopo avere analizzato la stagione dei difensori rossazzurri ed il reparto di centrocampo. Adesso è la volta degli attaccanti. Nessuno di loro è arrivato in doppia cifra, ma il totale di 74 gol in campionato evidenzia la spiccata capacità della squadra di trovare la via della rete con tanti differenti marcatori.
Non possiamo non iniziare da un commento su Sarao. Migliore finalizzatore della manovra con 9 centri, è stato uno dei principali protagonisti nel girone di ritorno. Punta con caratteristiche particolari, aprendo spazi invitanti per i compagni e facendo salire la squadra, ha lottato con dedizione e spirito di sacrificio supportando con grande disponibilità ed applicazione anche la fase difensiva. Pazienza che non abbia prodotto un contributo più significativo in zona gol, il lavoro svolto a beneficio del collettivo lo premia.
Soffermiamoci anche su Andrea Russotto (8 gol per lui). Quest’ultimo, classe 1988, è stato spessissimo un’arma letale a disposizione di Ferraro. Spaccando le partite soprattutto da subentrato nei secondi tempi con le sue accelerazioni che lo hanno reso imprendibile per gli avversari. Raramente si ricordano prestazioni infelici di Russotto. Praticamente ha giocato ovunque. Esterno d’attacco, all’occorrenza centrocampista e addirittura terzino, Russotto è stato il valore aggiunto del Catania. Nato a Roma ma che può ormai definirsi catanese d’adozione, ama i colori rossazzurri e lo ha dimostrato con grinta e carattere.
Sorpresa gradita, Chiarella (2002). Giovane e con tanta voglia di mettersi in mostra, è rimasto a lungo fuori dal campo nel girone d’andata a seguito di problemi muscolari. Il ragazzo però ha saputo aspettare il momento giusto e, nella seconda parte del campionato, ristabilitosi dall’infortunio ha risposto presente. Assicurando creatività, fantasia ed imprevedibilità in avanti con cinque reti all’attivo e qualche assist. L’eventuale permanenza alle pendici dell’Etna l’anno prossimo sarebbe graditissima al popolo rossazzurro.
Sempre concentrandoci sul reparto offensivo, tra i numerosi attaccanti a disposizione di Ferraro ecco Jefferson Andrade Siqueira. Il brasiliano è rimasto fermo a quota 8 gol in campionato. Sette realizzazioni le ha firmate all’andata, per di più giocando raramente da titolare. Ad un certo punto sembrava quasi scontato che, facendo il suo ingresso in campo dalla panchina, entrasse sistematicamente nel tabellino dei marcatori. Nel girone di ritorno, invece, una sola rete per il brasiliano con problemi di natura fisica che ne hanno minato il rendimento.
Sarno ha concluso la stagione con 18 apparizioni, 2 gol e 6 assist. Delizioso tocco del pallone, tecnica sopraffina, giocate illuminanti. La rottura del legamento crociato lo ha fermato sul più bello. Giocando la sua ultima gara stagionale il 26 febbraio contro il Paternò al “Massimino”, con tanto di assist a beneficio di Marco Palermo. Passiamo al volto catanese dell’attacco, Litteri. Ha coronato il sogno di una vita di vestire la maglia del Catania. Erano riposte tante aspettative su di lui, ma la 34enne punta rossazzurra il campo non lo ha visto quasi mai. Solo 4 apparizioni in campionato, 2 nella poule scudetto con l’unico gol siglato a Brindisi. Diversi mesi di stop per l’ex Ternana, poi è stato complicato risalire nelle gerarchie di Ferraro.
Proseguiamo il focus con De Luca. Presentato come un acquisto da urlo, De Luca ha faticato a trovare il gol nella prima parte del campionato. Si è ripreso più avanti, segnando nel girone di ritorno 5 delle 7 reti complessive stagionali. Impiegato soprattutto in posizione esterna, ricevendo l’indicazione di accentrarsi per riempire l’area di rigore avversaria quando necessario, cammin facendo ha migliorato l’intesa con i compagni. Ha un cruccio: essere rimasto a secco di gol al “Massimino”. Si candida per rimanere sotto il Vulcano.
Per quanto concerne De Respinis, il jolly offensivo è approdato in Sicilia nel mercato invernale dotando mister Ferraro di un ulteriore elemento in avanti. Impiegato poche volte, quando è sceso in campo lo ha fatto ricoprendo il ruolo di punta centrale o esterna (nella maggior parte dei casi). Il mese scorso, ad Aversa, è stato determinante nella vittoria per 3-1 conseguita su un terreno di gioco in condizioni pessime. Infine Forchignone. Il ragazzo di proprietà del Sassuolo ha fornito il proprio contribubo alla causa. E’ ancora un pò acerbo ma ha evidenziato di possedere doti interessanti. E’ guizzante, agile, tecnicamente valido. Deve crescere negli ultimi metri, essere più smaliziato e scaltro. Il potenziale c’è.
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