L’ex attaccante rossazzurro Michele Paolucci, che ha contribuito quest’anno alla promozione in Eccellenza della Civitanovese, squadra della sua città, ai microfoni di Telecolor torna sui successi ottenuti dal Catania in questo campionato di Serie D. Ecco quanto evidenziato:
“La stagione del Catania è stata trionfale, incredibile, vincere non è mai scontato come erroneamente si potrebbe pensare se hai una squadra molto forte. Vanno fatti i complimenti e l’entusiasmo della città è qualcosa di incredibile. Cavalcata fantastica, festa da Serie A, il valore di sentirsi parte del calcio che conta. Credo che il Catania sia in ottime mani, con un presidente che fa proclami giusti seguiti dai fatti. E’ confortante questo. Sono molto sereno, felice e fiducioso per il Catania”.
“Ho sempre detto che se fossi mai tornato in Italia, lo avrei fatto solo per due squadre che ho amato, quella in cui attualmente milito ed il Catania. Entrambe hanno anche colori simili, rossoblu la Civitanovese e rossazzurro il Catania. Si parla sempre di sole, mare. L’entusiasmo che ho avuto tornando a casa è stato bellissimo giocando davanti alla mia famiglia e gli amici di sempre, ma amo anche Catania e chi mi conosce sa che non lo dico tanto per. Ogni calciatore conserva momenti bellissimi in carriera. Tra i miei ricordi più belli ci sarà sempre lo 0-4 nel derby di Palermo. Una partita stupenda. A qualche ragazzo della Civitanovese che faticava a trovare spazio ho raccontato che in quella occasione io non stavo giocando, ma nel momento in cui Morimoto si fece male al ginocchio e mister Zenga decise di farmi entrare, io avevo il pensiero lucido di scrivere un pezzetto di storia e volevo a tutti i costi metterci il mio nome. Sono momenti indelebili, non c’è niente di più bello”.
“Ho 37 anni, mi sento ancora dentro il campo e non penso a qualcosa di diverso dal giocare. In Canada facevo da giocatore e manager sviluppando anche il settore giovanile perchè credo che il calcio dei bambini sia un mondo bellissimo. La figura dell’allenatore non mi compete, per il futuro mi affascina di più stare dietro ad una scrivania, l’aspetto manageriale”.
“Catania porta pubblico, consensi, rappresenta una realtà enorme, con un bacino di tifosi che penso ci vogliano dieci squadre di Serie B per metterlo insieme. Il presidente ha passione, sono convinto che i catanesi saranno bravi a non far disperdere questa passione. La burocrazia italiana qualche difficoltà la crea però è importante fare sentire a loro agio questi soggetti che si avvicinano al mondo del calcio con risorse e programmazione, perché non sono stupidi. I soldi li spendono bene. Ben vengano figure del genere. Puoi vincere, perdere, magari non risali subito di 2-3 categorie ma è importante programmare. Pelligra vuole dare continuità ad un progetto di calcio sostenibile. Oggi Napoli è al vertice del calcio italiano attraverso una programmazione sostenibile. Questo non vuol dire che il Catania tra pochi anni sarà in Europa League, ma è importante mettere le basi giuste”.
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