Ultima conferenza da allenatore del Catania per Giovanni Ferraro? Queste le sue parole in sala stampa, con gli occhi lucidi, a commento della vittoria di Brindisi e dell’annata vissuta sulla panchina rossazzurra:
“La squadra ha confermato di avere la consapevolezza di quanto sia importante il peso della maglia del Catania. Forse pareggiando col Sorrento, se l’arbitro avesse fischiato quel fallo, avremmo passato il turno, ma sono contento della prestazione offerta a Brindisi, di avere disputato un anno fantastico, di essere stato apprezzato per il lavoro svolto e di avere portato tra i professionisti il Catania. Qualche critica in meno potevano rivolgerla a me ed alla squadra. A volte le persone parlano senza riflettere. C’è anche chi dice che il girone I sia più semplice rispetto ad altri raggruppamenti di Serie D, in realtà vincere non è mai facile in nessuna categoria”.
“Ho vissuto emozioni fantastiche perchè allenare il Catania ha un fascino particolare. Il pubblico ha fatto 10 ore di pullman per venire a Brindisi, come noi. Ringrazio ogni singolo tifoso rossazzurro per i tanti attestati di stima che ricevo sui social. Avevo vinto il campionato a Giugliano, ma il mio nome non era importante. Inizialmente dissi che soltanto attraverso il lavoro e l’abnegazione, con il supporto di uno staff di spessore, avrei potuto essere apprezzato”.
“Ho detto ai ragazzi negli spogliatoi che sono orgoglioso di loro. Ho conosciuto tanti professionisti, gente che non era mai stata in Serie D e si è calata da subito in questa realtà . Il merito dell’obiettivo raggiunto è di tutte le persone che stanno intorno alla squadra, non soltanto i calciatori. Il Catania non era partito bene perchè occorreva che il gruppo approfondisse la propria conoscenza. Ma ho sottolineato all’inizio l’importanza di vincere a prescindere dal gioco espresso, perchè vincere mette tranquillità e il lunedì tu guardi la classifica dimenticando la prestazione”.
“Man mano che ha proseguito il percorso, il Catania ha vinto con 31 punti di vantaggio sulla seconda… non aspettiamo un passo falso per andare addosso ai ragazzi. Hanno dato tutto e ore di sonno per il Catania. Ci vuole un senso di rispetto per le persone. Se questa è stata la mia ultima partita ufficiale con la maglia del Catania? Io sono un tesserato del club fino al 30 giugno. Sono un tecnico che può allenare in Serie D, C, B e A. Il tempo dirà cosa farà Ferraro”.
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