Il Presidente del Catania Beach Soccer, Giuseppe Bosco, esprime le proprie riflessioni sulla brillante stagione disputata dalla squadra allenata da Giovanni Ferraro con alcune considerazioni riferite all’ammissione del Catania SSD (già Canalicchio Catania) al Campionato di Serie A di Beach Soccer – Poule Scudetto. Riportiamo le parole di Bosco ai microfoni di ‘SalaStampa’, su Etna Channel:
“La D non appartiene al Catania perché in una piazza come quella etnea, quando si vince, ne beneficia tutto l’ambiente in termini di entusiasmo. Al di là della categoria hai sempre quei 15-16mila tifosi allo stadio, parecchi sponsor che si avvicinano per cercare di creare dei collegamenti. Si crea quell’entusiasmo tale che la squadra viene spinta nell’altra categoria. Poi il Catania ha fatto l’asso pigliatutto, allestendo una rosa ampia formata da under fortissimi, con un’ossatura importante di Serie C, giocatori esperienza anche in A e B”.
“Se confermerei Ferraro? Credo sempre nelle risorse umane, ritengo che il signor Ferraro abbia completato quello che si era richiesto, facendo il salto di categoria andando anche oltre le aspettative, visti i tantissimi punti di vantaggio sulla seconda. A mio modesto parere, seguendo una logica che mi ha accompagnato nella mia vita sportiva, credo che una chance a Ferraro vada data. Non ha espresso il migliore gioco se dobbiamo trovare il pelo nell’uovo, ma il migliore gioco non lo fa lui, bensì i calciatori a disposizione che scendono in campo ed esprimono le tattiche inculcate dall’allenatore durante la settimana. Allora bisogna fare delle riflessioni su di lui, su come ha tenuto un gruppo tutt’altro che semplice da gestire”.
“Se ci sono rimasto male quando Pelligra ha deciso di investire nel beach soccer ma nel Canalicchio? Dal comunicato congiunto si evince che sia stato ceduto il logo del Catania SSD alla società in questione. Sicuramente allestiranno una squadra di prim’ordine. Spero facciano bene e che in futuro ci possiamo rincontrare. La notizia era nell’aria, faranno un ottimo campionato. Io mi sarei messo a disposizione per creare una grossa società e porci degli obietti importanti. Molte persone sui social hanno commentato la notizia e, in generale, non è stata accolta con grande favore. Preciso che io non ho rifiutato nulla. Non penserei di rifiutare di collaborare con la squadra di calcio della mia città. Cosa che peraltro ho fatto nel 2018, 2019 e 2017. Attraverso la vecchia società del Catania ho avuto l’onere e l’onore di indossare la maglia del Catania con il vecchio logo matricola 11700 andando a disputare finali di coppa del mondo, coppe europee, vincendo campionati. Gli auguro di fare il meglio per la nostra città. Dispiace vedere Catania contro Catania, sembra un pasticcio tutto catanese però così è, andiamo avanti”.
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