AVV. MARZA’: “Catania, cosa cambia contrattualmente in C. Club ha apertura di credito incredibile”

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L’avvocato Carmelo Marzà, Fiduciario dell’Assocalciatori nel corso di ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’, trasmissione su Globus Television, esprime alcune considerazioni sul Catania e su cosa cambia sotto il profilo contrattuale con la promozione nel calcio professionistico:

“I calciatori finora, giocando in D, sono stati in una situazione assolutamente ibrida. Nel senso che hanno avuto diritto a dei semplici rimborsi spesa che non potevano superare l’importo annuo di 30.658 euro spalmati su dieci mensilità come stabilisce l’articolo 94 ter delle NOIF. Il passaggio al regime professionistico muta radicalmente quelle che sono le aspettative retributive da parte dei calciatori. Nei professionisti esistono dei contratti con minimi federali da rispettare, i giocatori hanno una tutela maggiore rispetto a quel che accade tra i dilettanti, dove non si sa giuridicamente come debbano essere inquadrati perchè non sono nè lavoratori subordinati, nè lavoratori autonomi”.

“Il Catania Calcio, in base all’articolo 116 delle NOIF, ha diritto di ottenere le prestazioni degli sportivi attualmente tesserati per il club fino al 10 luglio. Il Catania ha una sorta di diritto di prelazione su questi giocatori da esercitare entro il 10 luglio. Anche ammesso che volessero prendere accordi diretti, sono vincolati e devono aspettare che la società eserciti questo diritto contrattuale”.                       

“Il club rossazzurro in questo momento ha un’apertura di credito incredibile. Mentre qualche anno fa era difficile portare giocatori a Catania, o se venivano lo facevano a condizioni estremamente onerose, con l’avvento di Pelligra la società, per come è stata riconosciuta a livello nazionale, gode di un credito illimitato. Se Laneri non ha fretta a concretizzare alcuna operazione, lo capisci bene perchè non hanno la necessità di chiudere accordi con giocatori che poi gli vengono soffiati da altri club. Se la società punta a dei calciatori programmando poi un accordo successivo, questi aspettano il Catania Calcio perchè nello scenario attuale in cui il 90% della società di C sono soggette a crisi croniche sul piano economico, il calciatore attribuisce la preferenza alla piazza di Catania, a maggior ragione se la società garantisce anche una solidità economica ed una prospettiva di crescita all’interno del percorso sportivo”.

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