Domenica sera l’Elefante sfiderà il Santa Maria Cilento. Una gara “particolare” per uno dei più promettenti calciatori presenti nella rosa del Catania, Mattia Vitale. Il classe 2004, infatti, proprio a Santa Maria di Castellabate ha vissuto un’esperienza molto significativa in carriera, al punto che la Sampdoria decise a gennaio dello scorso anno di ingaggiarlo, rimanendo impressionata dalle prestazioni offerte, prima di optare per la cessione in prestito al Catania.
In occasione del match disputato dal Catania all’andata, il centrocampista fu particolarmente nervoso in campo. L’atteggiamento di Vitale venne sanzionato dalla società etnea con qualche partita di stop. Il ragazzo capì la “lezione” del vice presidente Vincenzo Grella, migliorando sensibilmente in sede di rispetto e disciplina. Elementi cardine nella visione del Catania SSD, che vuole sempre trasferire alla squadra una mentalità vincente, mettendo però al primo posto l’atteggiamento da tenere dentro e fuori dal campo.
“Ho cercato di capire i miei errori nelle settimane in cui sono rimasto fuori – le parole di Vitale -. Non si trattava di una punizione ma di un modo per farmi crescere perchè anche per il futuro è importante che io capisca il mio atteggiamento ed i miei sbagli. Con Grella ho un rapporto di stima nonostante la sospensione, mi ha trasmesso fiducia e lo ringrazio tanto “. Discorso che fa parte del processo di valorizzazione di Vitale, il quale sta imparando tanto ai piedi dell’Etna e può continuare a crescere anche sul piano caratteriale.
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