VERSO CATANIA-SANCATALDESE: alla scoperta dei verdeamaranto

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foto Sancataldese Calcio

Nel quattordicesimo turno di ritorno, il Catania di mister Ferraro sfiderà in casa la Sancataldese dopo averla già affrontata due volte in questa stagione. Elefante desideroso di proseguire l’importante serie di vittorie in campionato, al cospetto di una squadra ancora imbattuta in competizioni ufficiali contro i rossazzurri e che ha collezionato 25 punti nelle ultime 15 apparizioni (solo Città di Sant’Agata, Locri e Catania hanno fatto meglio).

Dal primo confronto ufficiale col Catania in terra nissena datato 21 Agosto i padroni di casa hanno imbastito una mini rivoluzione cambiando il volto della Sancataldese. Innanzitutto sono arrivati, nel corso della regular season, tanti giocatori di qualità (Gabriele Zerbo, Tommaso Bonanno e Matteo Brumat) capaci di innalzare il tasso tecnico della squadra e migliorarne il rendimento. Dopo la vittoria ai calci di rigore nel turno preliminare della Coppa, la Sancataldese di Matteo Vullo perse malamente (0-5) nel turno successivo della competizione contro il Paternò. Allora in terra nissena si diede poca importanza al risultato decretato dal campo parlando di “eccessiva euforia post Catania” eppure nemmeno in campionato la compagine del presidente La Cagnina seppe rialzarsi, totalizzando 1 vittoria e quattro sconfitte. La posizione alquanto delicata in classifica decretò la fine del rapporto lavorativo tra mister Vullo e la formazione verdeamaranto in favore di mister Pietro Infantino, capace di migliorare la squadra da tutti i punti di vista. Il tecnico siciliano ha cambiato la disposizione tattica dei suoi accantonando il 4-3-3 del precedessore e proponendo uno schema più compatto ed aggressivo: il 3-4-2-1.

Dopo una prima fase di difficoltà, i sancataldesi hanno cambiato marcia, fino ad arrivare all’attuale settimo posto alle spalle della Vibonese, formazione che alla vigilia del campionato era addirittura indicata dagli addetti ai lavori come una delle principali antagoniste in chiave primo posto. La Sancataldese vanta la seconda difesa meno battuta del girone I (27 reti) dopo il Catania (15), ma anche un attacco che fatica a segnare con una certa frequenza (solo 26 gol su 30 partite). Insidiosa la compagine guidata da Infantino, che ha fermato sul pari squadre come il già citato Catania, Città di Sant’Agata, Locri, battendo compagini di livello (ad esempio Lamezia Terme, due volte il Trapani).

Il campionato dilettantistico rimane il punto più alto mai raggiunto nella storia della formazione di San Cataldo, la quale è arrivata alla dodicesima apparizione tra i Dilettanti. Fondata nel ‘49 con il nome di Società Polisportiva Sancataldese per quasi cinquant’anni la formazione nissena ha vissuto i tornei calcistici regionali, approdando per la prima volta in Serie D soltanto nel 1995. Nel 1999 i sancataldesi persero gli spareggi salvezza contro il Mazara retrocedendo di fatto in Eccellenza salvo poi essere ripescati nel massimo torneo dilettantistico. La gioia per il mantenimento della categoria però durò altre tre stagioni prima della seconda e stavolta definitiva retrocessione del 2002.

Da quel momento in poi non furono anni facili per la squadra siciliana che, tra un cambio di denominazione ed un fallimento (nel 2008), fu costretta a ripartire dal campionato di Promozione ‘08/09. Dopo aver raggiunto il 3ª posto nel torneo di Eccellenza ‘15/16 ma aver perso i playoff, la squadra fu comunque ripescata in Serie D. Altre tre furono le stagioni trascorse tra i Dilettanti prima della retrocessione del 2019. Complice il fattore Covid e la riduzione temporanea dei tornei sportivi, la Sancataldese riuscì a vincere la finalissima del Girone B di Eccellenza ‘20/21 battendo l’Akragas con un perentorio 3-0 ed approdando così per la terza volta nella propria storia nella massima categoria dilettantistica, salvaguardata e mantenuta la scorsa stagione con il 14ª posto finale a quota 40 punti.

Anche quest’anno dunque l’obiettivo fondamentale è il raggiungimento della salvezza che, inizialmente, sembrava essere una chimera ed invece adesso è quasi aritmetica, persino con la possibilità di agganciare il treno dei playoff. Quella contro il Catania sarà una sfida molto particolare per i due ex canterani rossazzurri Raoul Castiglia, terzino destro classe ‘01 e l’attaccante diciottenne Gabriele Mastrosimone. Bonanno è il calciatore da tenere particolarmente d’occhio in casa verdeamaranto, essendo il bomber della squadra di Infantino con 11 reti siglate in questo campionato (una delle quali proprio contro il Catania quando giocava nel Santa Maria Cilento). A centrocampo Sandro Baglione è un uomo determinante e abbastanza completo per caratteristiche. Attenzione anche alla sua capacità di trovare la via del gol. In difesa l’italo-argentino Nicolas D’Agata s’inserisce con pericolosità sui piazzati, è un altro giocatore da non sottovalutare come, in avanti, Zerbo, calciatore di qualità che vede discretamente la porta, pregevole in versione assist man

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