RUSSO (match analyst): “Catania, determinante il lavoro dei centrocampisti. Sancataldese, punti di forza e debolezza…”

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Nel corso della trasmissione ‘Sport Sicilia Preview’, su Telecolor, il match analyst Gianluca Russo commenta sul piano tattico il prossimo impegno stagionale del Catania allo stadio “Angelo Massimino” contro la Sancataldese soffermandosi anche su alcuni dati statistici significativi messi in mostra dai rossazzurri:

“C’è un grande lavoro fatto da chi ha scelto il direttore sportivo e dallo stesso direttore sportivo che ha puntato su questi giocatori, i quali hanno prodotto numeri importantissimi. Ben l’80.6% dei passaggi effettuati dal Catania è andato a buon fine, con il 66.7% di passaggi nella trequarti avversaria ed il 58.3% di lanci lunghi riusciti, il 71.4% di passaggi in avanti (142.73 a gara) azzeccati. Numeri impressionanti, se consideriamo che la media della categoria è ben al di sotto. Più in generale il centrocampo rossazzurro ha dimostrato di fare la differenza, non solo per i tanti gol messi a segno”.

“Al di là del gol, a centrocampo si è elevato Rizzo, impiegato da mezzala ma molte volte anche come play. Rizzo ha effettuato 1.600 passaggi e oltre l’80% di questi riusciti. Ed è il giocatore che ha effettuato più passaggi nella trequarti avversaria, dove statisticamente c’è la pressione maggiore. Sottolineo ancora una volta l’importanza degli inserimenti delle mezzali Vitale, Rizzo e Palermo. Bravi loro ed i ragazzi dello staff, il mister, chi sta dietro a preparare le gare del Catania. La gamba delle mezzali rossazzurre va ad una velocità importante. Spesse volte riescono a trovare lo spazio ed il tempo nell’occupazione degli spazi anticipando gli avversari”.

“La Sancataldese? Risalta il dato dei gol subiti. La squadra verdeamaranto è decima su 166 squadre di Serie D per numero di reti subite, ma prendono anche pochi tiri in porta. Fanno bene densità centralmente, diventa difficile entrare dentro perchè hanno una struttura solida. E’ probabile che vedremo la Sancataldese opporre al Catania un 3-4-2-1. Quando fanno la fase di possesso e riescono a costruire dal basso cercano lo sviluppo su Baglione, centrocampista di gamba, forte fisicamente, molto intelligente. E’ lui che porta palla avanti per cercare di fare allungare o aprire gli avversari sfruttando l’attacco della linea ed il movimento di Bonanno, giocatore fortissimo sia col destro che col sinistro, ha fiuto del gol, gioca in linea con il fuorigioco e quando scappa sa essere furbo e scaltro”.

“Hanno qualche difficoltà in fase di non possesso alle spalle dei loro quarti di centrocampo. Il braccetto e il quarto di centrocampo non sono ben coordinati e molte volte le squadre trovano spazio con una palla filtrante in quella zona. Se non riescono ad aggredire subito la palla quando devono andare a rincorrerla, i verdeamaranto fanno fatica. La mezzala e l’esterno avversario spesso ne approfittano. Loro ti pressano, cercano di sporcarti la palla, però quando riesci a passare in quella zona di campo faticano in fase di copertura. Situazione che il Catania dovrà sfruttare, le mezzali rossazzurre potrebbero creare problemi là alla Sancataldese. All’andata giocavano con un trio d’attacco molto mobile e non davano punti di riferimento. Adesso c’è Bonanno in avanti e lui ha bisogno di qualcuno che porti palla. Gli avversari devono marcare, scalare, prestando attenzione a questo attaccante che gioca sul filo del fuorigioco ed è anche pericoloso su palla inattiva”.

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