Ai microfoni della trasmissione ‘SalaStampa’, su Etna Channel, il difensore del Catania Filippo Lorenzini parla del 3-3 maturato nel precedente turno di campionato, della scelta di fare ritorno alle pendici dell’Etna, di futuro e tanto altro. Queste le dichiarazioni raccolte:
“Avevamo un pò di conti in sospeso visti i precedenti. Ci portavamo avanti qualche rancore dalle partite scorse. Dovevamo vincerla, sarebbe stata la cosa migliore però capitano questi errori e faranno crescere tutti. C’è stata qualche scaramuccia nel post gara ma non è successo niente di grave, qualche spintone e robe del genere. E’ finito tutto lì in mezzo al campo. C’è stato un calo di attenzione sul 3-1, non doveva succedere. Pensavamo di essere padroni della partita, invece i loro cambi effettuati nella ripresa hanno preso il sopravvento”.
“Ci siamo divertiti in questo campionato. Soprattutto nel girone di ritorno, esprimendo appieno le nostre qualitĂ . Quando scendevamo in campo eravamo piĂą consapevoli di divertirci, quindi di giocare a calcio. All’inizio magari si pensava solo a vincere, si cercava solo il risultato senza passare dal gioco. Da gennaio in poi questa squadra ha dimostrato realmente sul campo quello che magari tutti si aspettavano dall’inizio, ma non era semplice assemblare 30 giocatori in un mese. Col tempo siamo riusciti a vincere e convincere, dimostrando ai tifosi di avere anche qualitĂ per giocare a calcio. Tra fine novembre e dicembre, soprattutto in trasferta, è stato il periodo un pò piĂą difficile perchè magari eravamo partiti forte e fisicamente abbiamo avuto un calo. Dopo la sosta siamo ripartiti alla grande, consapevoli di essere la squadra piĂą forte. Questo ci ha dato tanti stimoli. A gennaio abbiamo ingranato una marcia in piĂą, chiudendo il campionato con questa lunga serie di vittorie”.
“Con Somma abbiamo trovato una grande affinitĂ . Mi sono trovato molto bene con lui ma anche con Castellini. Loro si sono spesso alternati al centro e realmente mi sono trovato bene con entrambi. Michele è piĂą grande, faccio meno fatica perchè anche lui riesce ad aiutarmi. Invece con Castellini devo stare maggiormente attento essendo piĂą giovane, ma non meno bravo. Deve ancora crescere sul piano dell’attenzione. Noi difensori dobbiamo stare 100 minuti lì, concentrati, pensando che puoi prendere gol da un momento all’alto. Insieme siamo cresciuti tanto, anche in difesa penso che abbiamo fatto qualcosa d’importante”.
“Le squadre che ad inizio anno dicevano di essere le nostre antagoniste sono state subito fermate, pensiamo al Lamezia che era forse la piĂą titolata dopo il Catania, fin da subito ha fatto vedere che avesse dei problemi. Poi quando ti trovi una squadra che ogni domenica vince, anche tu dopo un pò rischi di mollare. Così è capitato, hanno avuto un tracollo incredibile e da gennaio in poi so che ci sono stati problemi societari, piĂą il cambio alla guida tecnica”.
“Ho sempre avuto voglia di tornare a Catania, di riconquistare quello che un anno fa ci era stato tolto. Ho vissuto un periodo brutto di Catania, anche la tifoseria aveva perso un pò quello spirito di battaglia che nel giro di pochi mesi questa societĂ ha saputo ricostruire. Facendo tornare allo stadio tante persone. Avevo grossa voglia di tornare perchè sentivo che ci sarebbe stato da fare qualcosa d’importante, per fortuna e bravura nostra siamo riusciti a riportare in poco tempo il Catania in C”.
“E’ bello l’entusiasmo che si respira. Catania non c’entra niente con questa categoria. Quando ti ritrovi a giocare davanti a 15/16mila persone è davvero emozionate. Avevo la voglia di confrontarmi in una piazza del genere, qualcosa che finora non avevo mai vissuto nella mia carriera, desideravo provare queste emozioni. Ogni domenica rimani sorpreso. Cosa mi aspetto per l’ultima partita di campionato in casa da parte dei tifosi? Hanno giĂ dimostrato che potessero fare qualcosa di eccezionale, spero che il 30 riempiano di nuovo lo stadio. Ci sarĂ il presidente, devono fare una bella figura, spero che facciano un bel lavoro”.
“Questa squadra ha tanti punti di riferimento. E’ stata costruita con gente di grosso calibro. Lodi non ha mai saltato un allenamento. Sono figure che per noi giovani – io mi metto ancora tra i giovani – ma anche per i cosiddetti under sono veri punti di riferimento. Questa squadra ha raggiunto gli obiettivi perchè ha avuto fame, voglia di andare su ogni campo e mettersi subito a disposizione, giocando come se tutti avessero disputato un campionato di Serie D da vent’anni, ma sappiamo benissimo che è difficile calarsi nella mentalitĂ di questi campionati. Questo è stato il grande passo in avanti fatto fin dall’inizio”.
“Personalmente vorrei rimanere perchè Catania è una piazza importante, mi piacerebbe vivere un anno da protagonista in C con questa maglia. Aspetteremo la fine del campionato, poi ci siederemo con la societĂ e valuteremo il futuro. Mi sono trovato benissimo a Catania. E’ una bellissima cittĂ , non avevo mai visitato la Sicilia e sto davvero bene. Sono stato tanto in giro per Catania, le persone ti fanno sentire a casa. La mia famiglia scende a Catania ogni due settimane, fermandosi 4-5 giorni, mia madre si trova talmente bene che ha giĂ tutti i biglietti prenotati, lei abita a Carrara. Tra pistacchio, arancini, cannoli sta benissimo (ride, ndr)”.Â
“Il prossimo torneo di Serie C? Il Crotone penso che sarĂ la squadra da battere, qualora non dovesse vincere i playoff. Consideriamo anche chi scenderĂ dalla B, rischiano di retrocedere Benevento e Cosenza. SarĂ un campionato tostissimo. Ho fatto per tanti anni il girone C ed è un campionato in cui nulla è scontato e non sempre vince la piĂą forte. Vince chi ha piĂą voglia, cattiveria e fame. Quest’anno il Catanzaro lo ha dimostrato dopo tanti investimenti”.
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