L’EDITORIALE – Alcune note stonate e qualche lieta notizia. Resta un’annata eccezionale

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Il calo di concentrazione nel finale della partita con la Sancataldese costa al Catania il raggiungimento della soglia record di 15 vittorie consecutive per la Serie D e lo stop alla serie di soli successi al “Massimino” che durava dall’inizio della stagione. C’è un pizzico di amarezza per aver visto sfumare questo “obiettivo di contorno” ad un’annata eccezionale, ancor di più – inutile negarlo – perché questo “stop” sul pareggio per 3-3 è maturato contro una rivale particolarmente agguerrita, rimasta imbattuta per la terza volta al cospetto dei rossazzurri nel girone I di quarta serie 2022/2023.

La compagine allenata da Infantino ha avuto il merito di averci creduto fino in fondo, sfruttando anche il mancato cinismo del Catania sul 3-1. Il pareggio con cui la sfida si è conclusa e ciò che ne è seguito nel post-gara ha infiammato gli animi, eccessivamente. Si spera di non dover più assistere a scene che poco hanno a che fare con il calcio che ci piace, senza inseguimenti e parole di troppo.

Bene ha detto mister Giovanni Ferraro dopo la sfida: “Un pareggio non può rovinare quanto di buono fino ad oggi si è fatto”. Come dargli torto, anche se è lecito affermare che gli esperimenti condotti ieri non hanno entusiasmato, partendo dalla decisione di sostituire l’infortunato Somma con un attaccante, passando poi per altre mosse tattiche. Tirando le somme, comunque, sono state molte di più le occasioni in cui i cambi hanno rovesciato in positivo gli esiti delle partite. Brucia, ma tutto sommato poco, aver visto sfumare dei record, ma altri sono ancora conquistabili.

Nota lieta, il goal di Giovinco, mandato nella mischia e autore di una rete su punizione gestita male dalla Sancataldese, anche se pesa l’imprecisione nei successivi minuti di gioco. Bene, anzi benissimo, Sarao: per lui strepitosa condizione in questa fase del campionato. Ok la reazione dopo il momentaneo 0-1. Da rivedere Lorenzini, apparso in difficoltà dal punto di vista fisico, ma dopo una stagione su alti livelli un momento di calo è fisiologico.

Ha proprio ragione l’allenatore del Catania quando dice che alle pendici dell’Etna si deve sempre cercare di vincere: è proprio così, quantomeno in questa categoria. La certezza è quindi scontata, la squadra cercherà già dalla prossima partita di riprendere la marcia e portare a casa altri 3 punti.

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