L’allenatore della Sancataldese Pietro Infantino analizza la prestazione offerta dalla sua squadra contro il Catania. Queste le parole evidenziate dal quotidiano La Sicilia:
“La soddisfazione è avere schierato sette under, dare spazio a chi arrivava da categorie minori in uno stadio che ho vissuto da giocatore. Non ho fatto corsa sul record di successi interrotto al Catania, ma sul modo in cui avrei potuto guadagnare punti per la Sancataldese. Siamo stati in grande difficoltà. Il Catania ci ha messo sotto sul piano fisico e tecnico, al di là del pressing. Ma siamo rimasti sempre compatti, sapevamo che avremmo sofferto ma potevamo creare spazi e lì siamo molto pericolosi. Abbiamo dato al pubblico una bella soddisfazione su un terreno di gioco storico in cui sono transitati grandi allenatori, giocatori e presidenti. Non abbiamo mollato contro una big”.
“Schiaffi? Ho visto spintoni. Io quando giocavo mi mettevo l’elmetto, la domenica si gioca a calcio e in campo ognuno deve fare la propria parte per onorare la fiducia di dirigenti e tifosi. Gara rocambolesca, ma quando fischia l’arbitro i rancori passano. La reazione nervosa nostra e del Catania era figlia dell’adrenalina maturata in gara, dopo la doccia passa tutto. Noi siamo aggressivi, giochiamo sempre così e dobbiamo recuperare il gap tattico, tecnico e di qualità con agonismo, lottando. Aggrediamo gli spazi e creiamo fastidio. Se abbiamo sbagliato chiediamo scusa, ma non puntavamo a guastare la festa agli altri. Noi non abbiamo Lodi, se vogliamo fare i Lodi prendiamo”.
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