“Nemo propheta in patria. E’ quello che avrà pensato Gianluca Litteri in questi mesi. Stagione non proprio da ricordare per il calciatore catanese”, ma “chissà che Giovanni Ferraro non gli conceda spazio da qui alla fine”. L’allenatore lo ha dichiarato pubblicamente qualche settimana fa, “ha in mente di coinvolgere in queste ultime uscite tutti i calciatori a sua disposizione, per una questione di rispetto nei confronti di chi ha giocato meno ma anche e soprattutto per una questione di gestione degli equilibri interni alla squadra”.
A proposito dei catanesi presenti in rosa, La Sicilia analizza la stagione dei giocatori etnei presenti in rosa. Ferraro ha recentemente buttato nella mischia il classe 2005 Lorenzo Privitera. “Prodotto del settore giovanile rossazzurro, ha esordito in prima squadra contro il Lamezia, due minuti non saranno tantissimi ma a 18 anni può voler dire tanto giocare al ‘Massimino’, soprattutto se sei cresciuto tra i campetti catanesi sognando di giocare nello stadio principale delle tua città. Privitera avrà tempo per crescere e non deve avere fretta”.
Chi invece le ha giocate quasi tutte è Francesco Rapisarda. “Volto simpatico e sorriso coinvolgente, il terzino classe 1992 era tra quelli che piangeva a Caltanissetta lo scorso 19 marzo. Per lui la maglia rossazzurra vuol dire appartenenza, quella che in estate cercava il ds Laneri. Rapisarda è il catanese più presente in rosa”. Dietro a lui c’è Marco Palermo. “I tifosi etnei gli perdonano il cognome soprattutto perchè in questa stagione il suo gol nella ripresa è diventato un appuntamento fisso, quasi come vedersi al chiosco prima di entrare allo stadio”.
Tornando su Litteri, 2 sole apparizioni, “l’infortunio lo ha limitato ma adesso che a quanto pare sta bene, potrebbe diventare uno dei protagonisti”, riporta il quotidiano. Viene citato anche il portiere classe 2005 Giuseppe Bollati ed il centrocampista Orazio Di Grazia, che ha chiesto maggiore spazio essendosi sin qui visto solo 4 volte.
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