“Altro che scampoli di fine stagione. Nessuna gara si può definire inutile, anche per un Catania già promosso e che continua a giocare alzando il ritmo, con una voracità strabiliante. Il match di Aci Sant’Antonio sarà un esame – l’ennesimo – per chi vuole restare anche in C e per chi ha visto meno il campo e ha la possibilità di mettersi in mostra”, riporta La Sicilia.
I record ed i successi “sono sempre un toccasana specie per chi – i tifosi rossazzurri – hanno vissuto momenti davvero terribili sul piano sportivo e sociale”. Oggi è tutto diverso, “completamente diverso”. Il Gruppo Pelligra “programma una Serie C – difficilissimo come campionato – ambiziosa e partirà da alcune conferme, ma anche da movimenti importanti in entrata. A tempo debito, ovviamente, esporrà i programma, magari dopo il 30 di questo mese quando il presidente tornerà dall’Australia per la festa finale”.
Ad Acireale, invece, “i sostenitori granata soffrono da anni per una crisi economica che sembra non avere fine. E il mantenimento della Serie D diventa necessario per sperare in una svolta, magari nell’arrivo di soci forti che possano garantire stabilità e rilancio”. Il confronto tra vicini di casa “alletta chiunque”, si legge. “Gli acesi hanno sete di salvezza diretta, i rossazzurri vogliono vincere la sfida numero 14 consecutiva. Sarà duello agonistico serio, vero, acceso”.
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