Quattro stagioni vestendo la maglia rossazzurra. Un coro che i tifosi spesso e volentieri cantavano allo stadio: «Gennaro Iezzo, salta con noi». L’ex portiere rossazzurro è intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione ‘Cataniamente’, a cura di RSC TV su Video Regione, in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com:
“Bisogna fare i complimenti alla società, al direttore sportivo che ha allestito una squadra di spessore, ingaggiando un allenatore come Giovanni Ferraro abituato a vincere, poi c’era Michelone Zeoli nel suo staff. E’ stata un’annata straordinaria per il Catania e mi fa molto piacere. Adesso è tornato in Lega Pro, ma è una categoria che sta stretta ad una piazza che merita la massima serie per l’amore che i tifosi dimostrano nei confronti di maglia e squadra. Questa promozione rappresenta un piccolo passo in quello che dovrebbe essere un futuro importante per Catania”.
“Zeoli è stato un mio compagno di squadra negli anni importanti di Catania. Adesso apprendo da voi che nell’attuale spogliatoio rossazzurro viene soprannominato ‘il profeta dei calci piazzati’ (ride, ndr). Quando abbiamo saputo che sarebbe tornato ai piedi dell’Etna, eravamo contenti tanto quanto lui. La sua scelta di tornare a Catania è stata coronata con la promozione. Tuttora abbiamo un gruppo WhatsApp con Zeoli e tanti altri ragazzi con cui condividemmo la promozione rossazzurra in Serie B, superando il Taranto in finale. Seguiamo con grande piacere le vicende del Catania”.
“Catania mi ricorda l’amore dei napoletani, la piazza assomiglia un pò a Napoli. In Sicilia mi sono sentito calciatore, avevamo lo stadio pieno. Ci volevano davvero gli attributi per giocare a Catania. Noi eravamo un gruppo forte, unito e con l’aiuto della tifoseria facemmo un campionato incredibile. Impossibile dimenticare il match di Taranto, dove andammo come guerrieri in un ambientino non facile. Portammo a casa una promozione che mancava da troppo tempo. Spesso si parla di soldi e contratti, ma poi restano questi momenti. Io, avendo ricoperto il ruolo di portiere, ero molto a contatto con le curve. Ho saputo instaurare un feeeling importante con la tifoseria rossazzurra, lo stesso che ho creato anche con i tifosi del Napoli. Questi sono i momenti che restano impressi nella mente e nel cuore. Catania è stata una bellissima esperienza, ed io faccio sempre il tifo per il Catania”.
“Vengo da un’esperienza professionale molto bella in Bulgaria, nella massima serie, con il Botev Vratsa dove la squadra era vicina alla retrocessione. Invece abbiamo fatto un grandissimo lavoro con i miei collaboratori realizzando un miracolo, in quanto siamo riusciti a centrare la salvezza. Io ero un pò titubante all’inizio, vedendo la classifica ed i risultati, ma il mio carattere mi porta a buttarmi sempre nelle cose più difficili ed ho accettato la proposta. Alla fine è andata bene, siamo stati premiati”.
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