Il collaboratore tecnico rossazzurro Emanuele Catania ha avuto il piacere di partecipare a ‘Cataniamente’, trasmissione a cura di RSC TV su Video Regione in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com.
“Abbiamo una partita da disputare domenica, altre tre gare in cui fare bene, poi ci sarà questo mini torneo che dobbiamo cercare di portare a casa in tutti i modi – le parole di Catania -. Quelle della poule scudetto saranno partite difficili contro squadre forti che hanno vinto dei campionati, e poi sapete bene che chiunque affronti il Catania dà sempre qualcosa in più, dobbiamo farci trovare pronti per dare soddisfazioni ai nostri tifosi. Conoscendo questa categoria avendoci giocato per qualche anno, le squadre del sud sono le più pericolose e attrezzate. Io, tra l’altro, ho sempre militato in formazioni del sud perchè c’è un fascino diverso. Ho avuto la fortuna di giocare in piazze belle, importanti, dove ho vinto. Sono stato a Nocera, ho vinto a Taranto, Avellino, Cosenza”.
“E’ stata una grande soddisfazione per me tornare a Catania dopo avere giocato per tantissimi anni fuori dalla mia città – continua –. Appena smesso ho avuto la fortuna di entrare a far parte di questa famiglia, riuscire a vincere subito il campionato è motivo d’orgoglio. L’impatto iniziale passando dallo status di calciatore a collaboratore tecnico è stato terribile. Fino a maggio dell’anno scorso ho giocato, 25 anni vissuti da calciatore sono tanti. Il primo mese ricoprendo un nuovo ruolo è stato tosto. Poi soprattutto grazie al mister ed allo staff siamo riusciti a creare qualcosa d’importante ed è diventato tutto più semplice“.
“Non ci conoscevamo, ma in poco tempo abbiamo creato una famiglia. Merito che va soprattutto al mister. Si è creato un affiatamento importante in un lasso di tempo brevissimo – ancora Catania –. C’erano anche 30 giocatori nuovi e con dei profili ben precisi. Ho avuto la fortuna di avere già giocato insieme con tantissimi ragazzi, per cui il rapporto è stato subito splendido. Non vi nascondo che non vedo l’ora, nelle partitelle d’allenamento, che qualcuno magari si sente stanco e allora capita a me di giocare. Assicuro che se devo andare a colmare delle assenze dietro, andare a marcare gente come Sarao e gli altri attaccanti presenti in organico non è facile. Anche i ragazzini del gruppo sono svegli, forti e ci hanno dato una grandissima mano per arrivare all’obiettivo. In questa categoria i giovani ti fanno vincere”.
“Se c’è una gara di questo campionato in cui sarei sceso in campo molto volentieri? Dico la verità , in tutte. Ma la partita che mi ha emozionato di più e mi dava tanta foga, forse è stata quella contro il Cittanova al ‘Massimino’. Da catanese ho provato grande emozione, quella gara è stata vinta dal pubblico ed i ragazzi in campo hanno risposto alla grandissima, in dieci minuti si è creato qualcosa d’incredibile. C’è stata una prova di forza dei ragazzi e tremavo perchè non ho mai visto un sostegno del genere. Sensazione strana. Potevamo serenamente pareggiare, avendo così tanti punti di vantaggio sulla seconda, ma quel match volevamo fortemente vincerlo”, sottolinea.
“E’ stato un campionato importante, vinto e stravinto. La Serie C sarà molto più complicata e ci sarà da sudare veramente per cercare di vincerla, ma rimane la stagione affrontata quest’anno, dove tutti hanno fatto bene, nessuno escluso. Adesso portiamo a termine l’annata nel migliore dei modi, poi vediamo cosa succederà in futuro. Questa stagione ci sta regalando tantissime soddisfazioni. A me è capitato di vincere e magari negli incontri successivi la tensione ed il livello delle prestazioni si abbassavano. Qui invece non è così. Credetemi, ogni giorno c’è un’applicazione, un’intensità ed un impegno durante gli allenamenti… ci sono state tutte le condizioni favorevoli per conseguire questi risultati”, aggiunge Catania.
“La Sancataldese? Squadra complicata da affrontare. C’è da dire che in quelle due partite disputate contro i verdeamaranto abbiamo giocato poco a calcio. Adesso non penso che questo si possa ripetere, anche perchè giochiamo in casa nostra ed il campo è grande. Dobbiamo prepararci bene cercando di portare a casa i tre punti. Calo di motivazioni? Non ci sarà perchè la motivazione quando indossi quella maglia basta e avanza. Chi mi ha deluso? Forse il Trapani. Era stata allestita una squadra per provare a vincere il campionato ma quando hanno incominciato a vedere il Catania premere forte sull’acceleratore si sono tirati indietro. Anche per il Lamezia è stato così, i lametini ci hanno provato fino allo scontro diretto giocato in Calabria contro di noi”, conclude.
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