Catania in campo prima di Pasqua. Tornano in mente vecchi ricordi, come riporta via social l’avvocato Giuseppe Rapisarda, tifoso ed opinionista vicino alle vicende del Catania. “Il ricordo romantico di una partita prima di Pasqua con vista distributore di benzina e case tutte intorno – le sue parole -. E chi sarà fortunato lo racconterà ai propri figli, incuriositi o un po’ increduli magari un attimo prima di sedersi al Meazza o sfidare il Napoli al Maradona”.
Menzionando Gela, in quel caso poco prima del Natale ’98: “Un altro distributore a fare da sfondo ed un fondo campo molto peggiore” di quello trovato giovedì. “Sembrava fantasia e non realtà attraversata e vissuta mentre facevamo tremare le grandi della serie A a casa loro”.
Vincere ad Aci Sant’Antonio non era facile “soprattutto 18 giorni dopo avere già chiuso tutti i conti. Ferraro, uomo straordinariamente semplice e semplicemente straordinario proprio come Pierino Cucchi 25 anni fa, è stato bravo a non consentire alcun rompete le righe. Ed è stata ancora una volta Vittoria, sporca e dura ma non per questa meno bella di altre. Fortemente voluta da tutti noi”.
E quell’abbraccio tra Marco Biagianti e Andrea Russotto, “La Nostra Storia”. “Legame indissolubile col Catania amore di sempre, il Nostro Catania, il racconto mai reciso perché scrive di noi che impone la sua forza e le sue ragioni. Se ci pensate bene, non è tanto la “riconquista” del professionismo ma il modo imperioso in cui ciò è accaduto la cosa più bella di questi tempi che stiamo vivendo. Gustiamoceli lentamente. Mettiamoli in memoria perché dovremo raccontarli e tramandarli mentre accompagniamo nuovamente i passi del Liotro in questa nuova attraversata appena iniziata”, ancora le parole dell’avv. Rapisarda.
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