VERSO CATANIA-CITTANOVA: alla scoperta dei giallorossi

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foto Facebook Cittanova Calcio

Conclusa la nona giornata di ritorno, in Serie D, per il Catania è ormai giunto il momento di proiettarsi al prossimo turno di campionato. Partita che si giocherà Domerica 12 Marzo, ore 15:00, allo stadio “Angelo Massimino” contro il Cittanova. Vincere anche in questo caso avvicinerebbe di molto l’aritmetica promozione dei rossazzurri in C, superando il record di successi consecutivi di mister Angelo Busetta, capace nella stagione ‘94/95 di conseguire dieci vittorie di fila (dal 5 Marzo al 13 Maggio 1995) regalando all’Elefante la promozione in C2.

Sulla carta la sfida contro la compagine calabrese si presenta abbastanza abbordabile visto che gli avversari occupano il terzultimo posto in classifica con appena 24 punti raccolti in 26 giornate (3 dei quali nelle ultime 6 partite) frutto di 4 vittorie, 12 pareggi e 10 sconfitte. La squadra calabrese, reduce da tre pari consecutivi, non vince in campionato dal 22 gennaio scorso (1-0 inflitto al Real Aversa) e, fuori casa, dal successo di misura ottenuto sul campo del Canicattì a dicembre. Ha subito 31 gol (media di 1,19 p.p) segnandone 20 (media di 0,77 p.p). I giallorossi registrano l’ottava peggior difesa ed il secondo peggior attacco (in condominio con il Paternò) del girone, tuttavia nonostante i numeri poco esaltanti, sono stati in grado di rimanere imbattuti al cospetto di avversarie non semplici da affrontare come Vibonese, Licata, Sant’Agata, Trapani (fuori casa) e lo stesso Catania (pareggiando 0-0 all’andata).

Il club giallorosso, fondato nell’Agosto del 1938 con il nome di A.C. Cittanova, ha sempre gareggiato nelle serie regionali, sfiorando nel ‘48/49 la Serie C. In realtà in quell’anno la compagine cittanovese vinse il campionato di quarta serie, denominato Promozione, ma fu escluso dalla Federazione per aver schierato in una partita un calciatore squalificato. Per protesta la squadra non partecipò ad alcun campionato calcistico e ci vollero dieci anni prima di ripartire, nel ‘58/59, dalla Seconda Categoria. Nel 1966 la FIGC iscrisse di diritto i calabresi al campionato di Promozione, risultato rimasto per moltissimo tempo il punto più alto della formazione giallorossa.

Nel corso degli anni la Cittanovese dovette fronteggiarsi con altre realtà locali: la Dominante Cittanova (formazione giallonera degli anni ‘60), con la quale si fuse successivamente per originare la Polisportiva Cittanova, e soprattutto l’Interpiana Cittanova che nel 2011 acquisì il titolo sportivo del Rosarno diventando la prima squadra di Cittanova a disputare un torneo di Serie D. Dopo appena due stagioni tra i dilettanti i biancoverdi retrocedettero in Eccellenza dichiarando poco dopo il fallimento. Dal 2013 i giallorossi dell’A.S.D. Cittanovese sono ritornati ad essere l’unica formazione calcistica cittadina, in grado in pochi anni di passare dalla Prima Categoria alla Serie D nella stagione ‘17/18.

Da quel momento i giallorossi non sono più retrocessi conquistando cinque salvezze consecutive ed agguantando nella passata stagione il sesto posto, in coabitazione con il Paternò. Nonostante l’ottimo campionato disputato della rosa della stagione precedente sono rimasti i due centrocampisti Mario Gaudio e Giovanni Condomitti oltre al portiere Matteo Bruno. Figurano tanti giovani e giocatori di esperienza come il trequartista Antonio Crucitti (capocannoniere della squadra con 10 centri tornato a Cittanova dopo l’esperienza di due stagioni addietro), Gabriele Aprile e Matteo Boscaglia, il centrale spagnolo Aitor Ruano, cresciuto nelle giovanili di Barcellona ed Atletico Madrid.

Mister Danilo Fanello, subentrato ad Angelo Galfano lo scorso 23 Ottobre, non rinuncerà al 3-5-2. Il sistema di gioco, in fase di non possesso, porterà a cinque la linea difensiva di una squadra che raramente, in questa stagione, ha subito più di 1-2 gol nella singola partita. Il Cittanova bada soprattutto a non prenderle, come evidenziato anche nei mesi scorsi in occasione del confronto giocato col Catania (ma pesò nell’economia della gara il rigore solare non concesso ai rossazzurri). Allora furono bravi i calabresi a bloccare le fonti di gioco etnee, concedendo pochissimo alla squadra di Ferraro, che nella ripresa passò dall’utilizzo del 4-3-3 al 4-2-3-1 per cercare di scardinare la difesa giallorossa.

Manovra troppo lenta e prevedibile, traiettorie chiuse in fase di non possesso per un Catania un pò lungo e distante tra i reparti, che non giocò quasi mai palla a terra su un terreno di gioco piccolo e pesante. Ma i rossazzurri erano ancora in fase di rodaggio, avendo acquisito nel periodo successivo della stagione brillantezza e lucidità giocando da squadra. Il Cittanova dovrebbe disputare sul piano tattico un match simile a quello dell’andata. Importante, allora, sarà per gli etnei avere pazienza e muovere velocemente la palla da destra verso sinistra, creando i giusti presupposti per disorientare la difesa calabra. Attenzione al 35enne Crucitti, ago della bilancia del Cittanova e uomo-simbolo, facendo da collante tra centrocampo e attacco con spunti e idee che lo rendono un giocatore di spessore per la categoria.

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