Domenica pomeriggio lo stadio “Angelo Massimino” sarà teatro della sfida Catania-Lamezia Terme. Per l’occasione una bella cornice di pubblico ospiterà l’evento, a due settimane di distanza dalla vittoriosa trasferta di Caltanissetta che ha consegnato la C ai rossazzurri. Il giornalista Alessandro Vagliasindi, ai microfoni di Telecolor, ha sottolineato i meriti della squadra di mister Giovanni Ferraro:
“Verrà tributato nel tempio del calcio cittadino il riconoscimento e la gratitudine della tifoseria del Catania ad una squadra che ha dato un’immagine splendente di sè, e che ha ancora a portata di piede diversi record che potrebbero ulteriormente dare lustro ad un campionato veramente immune da pecche o quasi”.
“Un ulteriore merito della dirigenza e dello staff tecnico è l’avere saputo gestire casi come quello di un Giovinco che è stato relegato quasi sempre in panchina. Quando c’è questa sintonia, ma anche credibilità da parte della dirigenza e dello staff tecnico, ogni giocatore – pur non condividendo le scelte domenicali dell’allenatore – si sente parte integrante di un progetto a lunga gittata. Questo traspare anche dalle comunicazioni che settimanalmente arrivano dai giocatori. La consapevolezza che questo è un progetto importante a lungo termine. Giovinco a gennaio poteva tranquillamente accettare offerte arrivate da club di categoria superiore, ma ha preferito puntare ad una stagione futura che magari sia di segno diametralmente opposto per lui che, a titolo personale, in C ha fatto bene a Taranto ma anche in altre piazze. Questo dà l’idea del cerchio che è andato a chiudersi quest’anno sotto tutti i punti di vista”.
“Giovinco e Litteri sono forse i protagonisti più attesi in questo finale di stagione, perchè rispetto alle previsioni d’inizio stagione sono giocatori che si sono visti poco in campo, per motivi diversi ma che adesso arrivano pronti per potersi mettere in vetrina e ribadire la loro candidatura per il Catania del futuro, su cui la dirigenza sta già lavorando abbottonatissima, proseguendo con lo stile assunto da quando si è insediata al comando. Sappiamo però che c’è già un ventaglio di nomi di obiettivi e dinamiche che possono portare a questo bimestre ponendo le basi per un altro campionato di primissimo livello anche in C“.
“La flessione di novembre e metà dicembre? Dopo la pausa invernale con qualche richiamo di preparazione ma soprattutto con la conoscenza che si è andata a perfezionare tra i giocatori è arrivata questa striscia incredibile di successi che dà la giusta dimensione ad una rosa assolutamente extralarge per la Serie D e che meritatamente si trova adesso con 22 punti di vantaggio ed un primato in tutte le statistiche del girone. Giusto, ora, proseguire fino alla fine con questo passo per lasciare un’impronta indelebile nella storia del calcio catanese ma anche del calcio di Serie D perchè è un Catania che ha fatto meglio di Bari, Palermo, Venezia, Parma, tutte realtà blasonate che per vicissitudini extra campo sono state costrette a ripartire dai dilettanti”.
“Il Lamezia Terme? Sembrava essere la più seria antagonista del Catania, lo è stato per gran parte del girone d’andata, poi il Catania ha preso il volo ed il Lamezia è letteralmente crollato, un regresso costante che ha causato anche l’esonero di Novelli ma col nuovo corso tecnico le cose non sono assolutamente migliorate, anzi il Lamezia ha perso ulteriori posizioni in classifica ed ha un pò ridimensionato i programmi d’inizio stagione, quando ha allestito una rosa importante per la D con investimenti di un certo profilo, anche se non ai livelli del Catania”.
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