Il giornalista Angelo Patanè, ai microfoni di Telecolor, commenta l’entusiasmo che si respira in città dopo l’aritmetica promozione in Serie C della squadra rossazzurra:
“A differenza delle altre promozioni vissute negli ultimi 30 anni, raggiungendo anche palcoscenici più importanti, questa ha avuto una peculiarità, il fatto di essere stata preannunciata con larghissimo anticipo e che segna una rinascita. Lo scorso anno Catania si era vista espropriata di uno dei beni più preziosi, per una città che ha vissuto il calcio sempre con grandissima partecipazione”.
“Come ribadiamo spesso, 12mila abbonati e 15mila spettatori sono numeri che in Europa non hanno eguali in qualsiasi altro club di Serie D. Catania ha risposto ad un progetto post mortem, perchè il primo obiettivo dell’intera città era risorgere. Si festeggia non tanto il ritorno del Catania nel professionismo, ma di una squadra che tra i professionisti può rappresentare la città con un progetto importante”.
“Pelligra? Non credo che per lui sia esclusivamente una questione legata al business, alla voglia di mettere radici in Italia partendo da una realtà come Catania. Per lui il calcio non é soltanto business perchè ce ne accorgiamo da come lo vive e segue. Il presidente ha avuto la tentazione fortissima di tornare qui pochi giorni dopo essere stato a Catania per assistere alla gara col Canicattì, malgrado l’Australia non sia dietro l’angolo, proprio perchè il calcio non è soltanto un veicolo per lui ma un modo per ritornare anche alle sue origini”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***