Giuseppe Pagana, ex allenatore del Paternò, sottolinea i meriti di un Catania assoluto dominatore del campionato di Serie D. Queste le sue parole alla trasmissione ‘Sport Sicilia Preview’, su Telecolor:
“All’inizio dissi subito che il Catania avrebbe vinto facile il campionato, qualcuno diceva che fosse sbagliato dirlo, ma bisogna essere obiettivi. La squadra non c’entra niente con la categoria, società è strutturata, basta vedere le persone che lavorano dentro e fuori dal campo. In piazze come Catania il pubblico è davvero il 12/o uomo in campo. Mi auguro che sarà così anche l’anno prossimo, anzi sono sicuro che Catania con la sua passione starà vicina alla squadra anche l’anno prossimo, disputando un altro grandissimo campionato in C”.
“Il Catania l’ho affrontato a Paternò, forse nel loro migliore momento del girone d’andata. Anche a livello di ritmo e struttura fisica la squadra aveva un altro passo. Nel secondo tempo quando la partita si avviava verso il 2-0 sono entrati Jefferson e Russotto che avevano voglia di fare bene e anche loro hanno trovato il gol. Ci rendiamo conto della profondità della rosa del Catania, che quando si abbassano i ritmi della gara fa subentrare dalla panchina giocatori di qualità che stanno bene atleticamente e fanno la differenza”.
“Il Catania concede un pò il pallino del gioco agli avversari ma concede pochissimo nella zona nevralgica, e quando decide di accelerare facilmente va in gol. Lo dicono i numeri. Sembra quasi che il Catania giochi una partita d’allenamento quando scende in campo. E’ troppo superiore alle altre compagini sul piano tecnico, organizzativo. L’80% dei ragazzi che presenta l’organico rossazzurro giocava tra i professionisti lo scorso anno, un motivo ci sarà”.
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