A MENTE FREDDA: l’analisi del match disputato dal Catania contro il Cittanova

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“Il gol è l’essenza del calcio. Meglio ancora se segnato a tempo scaduto”. Domenica, con un collega, parlavamo di questo aspetto prima del fischio d’inizio. E proprio una rete siglata a pochi istanti dal triplice fischio ha deciso il match Catania-Cittanova. Caratterizzando il momento più bello, quello che entusiasma lo spettatore. Vincere quando ormai viene difficile crederlo procura una soddisfazione particolare. O, per meglio dire, speciale. Come conferma di essere il Catania SSD. Speciale perchè, in un modo o nell’altro, la squadra riesce sempre a dare una gioia ai propri tifosi. Celebrando, a fine gara, uno dei tanti successi di una bellissima stagione.

Questa vittoria, poi, è più bella del solito. Non soltanto perchè giunta a pochi secondi dalla fine, ma perchè permette al Catania di giungere ad un passo dall’esaltazione. Il 19 marzo, infatti, gli etnei potrebbero finalmente stappare lo champagne e brindare per l’aritmetica promozione nel calcio professionistico. Un momento inseguito da agosto e che finalmente sta per diventare realtà. Ieri i catanesi hanno gioito, lo hanno fatto insieme al patron Ross Pelligra. Nel contesto di una gara in cui la porta sembrava stregata, con una ventina di occasioni create ma la palla che non voleva saperne di entrare.

Primo tempo poco esaltante, in verità, visto che i padroni di casa faticavano a far breccia nella roccaforte giallorossa. Il Cittanova aveva preannunciato alla vigilia che non sarebbe stata la vittima sacrificale e, in effetti, pur di strappare almeno un punto ha cambiato sistema di gioco passando dal consueto 3-5-2 ad un più robusto 4-4-1-1. Cittanova pronto a chiudere le linee di passaggio, occupando con intelligenza gli spazi e concedendo poco ai rossazzurri nel corso della prima frazione, dove comunque il portiere calabrese ha effettuato un paio d’interventi determinanti.

Nella ripresa, invece, l’accelerazione del Catania e lo sprint generato dai nuovi ingressi ha alimentato la pressione nella metà campo cittanovese con un forcing via via sempre più incessante. Giovinco, in particolare, ha innalzato la qualità ed assicurato imprevedibilità negli ultimi metri, Jefferson ha garantito una maggiore presenza in area di rigore, Andrea Russotto ha ricoperto addirittura il ruolo di terzino sinistro. Lodi, invece, ha agito praticamente a tutto campo, illuminando sempre la giocate della squadra.

Proprio Lodi e Giovinco sono stati i principali protagonisti dell’incontro. Gli episodi decisivi portano la loro firma: la conclusione negli istanti finali del recupero di Giovinco ha propiziato il rigore poi trasformato impeccabilmente dallo stesso Lodi. Il boato di un “Massimino” elettrizzante, la gioia incontenibile dei rossazzurri e la delusione stampata nel volto degli avversari fotografa l’atto finale di una sfida vinta all’ultimo respiro dal Catania, prima della grande festa per il ritorno nel professionismo.

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