Intervento di Tino La Vecchia – tifoso del Catania, scrittore ed opinionista – nel corso di ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’ a Globus Television dopo la rotonda vittoria riportata allo stadio “Angelo Massimino” contro il Paternò:
“Domenica scorsa, nel primo tempo, meglio il Paternò rispetto al Catania ma perchè la squadra di Ferraro ha giocato sottotono. Non ho visto un grandissimo Paternò, a parte la traversa colpita da Piciollo. Il risultato finale non poteva essere diverso da quello che è stato. Troppa differenza tecnica tra le due squadre, soprattutto nei cambi. Penso alla reti di Palermo, al cross tagliatissimo di Sarno ma anche l’ingresso di Jefferson è stato determinante nella seconda rete. Sarao e De Luca, invece, sono rimasti un pochino in ombra. Jefferson mi è sembrato più motivato”.
“Nel girone d’andata il Catania ha collezionato una striscia di nove vittorie di fila, fermata a Cittanova. Adesso giocherà col Sant’Agata che ha collezionato in casa 11 successi e 3 sconfitte senza mai pareggiare, ma questo Catania non ha limiti e potrà vincere anche domenica. In ogni caso il Catania ritengo che sarà matematicamente promosso a 5 o 6 giornate dalla fine del campionato”.
“Giovinco e Litteri? Il primo, al di là di quella rete personale siglata al ‘Massimino’ con il Locri (oltre al rigore trasformato contro il Licata, ndr) non ha fatto più nulla, Litteri neanche un gol. Entrambi hanno dato un contributo minimo, non so se la società avrà l’intenzione di confermarli. Si faranno delle valutazioni. Non me ne vogliano i ragazzi, ma io parlo con le cifre. E sono spietate. In termini di rendimento le cifre non possono essere smentite. Il Catania può fare a meno di questo Litteri che non ha giocato praticamente mai, e di questo Giovinco che ha fornito un apporto minimo. Litteri era un mio pallino quando giocava con la Ternana, in Serie B, puntualmente andava in gol ma è scomparso quel Litteri e non so se sarà possibile recuperarlo. Il Catania non può fare a meno, invece, di Palermo, determinante. Russotto e Jefferson idem. Palermo, in particolare, l’anno prossimo dovrebbe fare il titolarissimo perchè lo merita“.
“Catanesi nel gruppo? La catanesità ci deve essere. A metà anni ’70 abbiamo avuto Nino Leonardi, Gigi Chiavaro, Nino Cantone… sudavano la maglia fino alla fine perchè ci tenevano, come ci tengono tutti coloro che sono di Catania. Sono felicissimo per Palermo, mi dispiace per Litteri”.
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