“Tutti in trasferta i 650 tifosi che hanno avuto riflessi e fortuna nel trovare liberi i biglietti messi a disposizione dal Sant’Agata”, riporta il quotidiano La Sicilia. Ieri sono trascorsi 27 anni dalla scomparsa di Angelo Massimino ed “è stato come sempre un giorno di ricordi, rimpianti, foto postate sui social, episodi raccontati e la promessa di non dimenticare mai chi ha dedicato la vita per migliorare la storia del Catania matricola 11700. Il Catania di oggi ha una storia diversa, brevissima ma vincente fin qui”.
La rincorsa “passa anche dalla gara di oggi pomeriggio, una trappola che il Sant’Agata ha teso senza fare tanti misteri. Gioca un calcio aggressivo, con possesso palla, intesa e legame tra i reparti, finalizzazione efficace (51 le reti segnate)”. Tra qualche anno “a Sant’Agata e nell’intera Serie D ricorderanno che è passato un Catania di ben altra categoria. Eppure la squadra di casa sarà a sua volta citata come la vera rivelazione di un girone in cui Lamezia, Trapani e tante altre aspiranti grandi sono crollate di fronte a un livello agonistico notevole”.
Questo pomeriggio allo stadio “Biagio Fresina” sarà un “duello a viso aperto”, il confronto “più spinoso del rush finale” per il Catania, “reduce da nove vittorie di fila”. L’impegno di tutti “non verrà meno. Una costante che ha fatto esaltare il pubblico etneo anche oggi schierato a sostegno”.
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