“Un vecchio adagio recitava ‘l’attacco fa vendere i biglietti, la difesa fa vincere i campionati’. La massima, mutuata dal football americano, calza a pennello per il Catania. Si parla infatti molto dei numerosi calciatori rossazzurri andati a segno in questa stagione, ma spesso nelle analisi degli osservatori si tralascia l’importanza dell’aspetto difensivo”, si legge nel quotidiano La Sicilia.
Negli ultimi 60 anni, le grandi squadre che hanno vinto campionati e scudetti, “lo hanno fatto subendo poco, o meno degli altri“. Non fa eccezione il Catania, destinato a stravincere il girone I di Serie D. La formazione rossazzurra “svetta nelle classifiche dei punti conquistati e dei gol realizzati, ma anche nella graduatoria che tiene conto della tenuta difensiva. Il gruppo etneo fin qui ha fatto registrare la difesa meno battuta del campionato con soli 14 gol subiti in 26 gare”.
Alla cifra eclatante “si aggiunge che per 14 volte in questa stagione il Catania ha completato il match senza subire alcun gol”. Inoltre la formazione etnea in questa stagione “solo in due gare ha subito più di una rete”.
Numeri che testimoniano l’efficacia di tutta la fase difensiva, tenendo presente che nel calcio moderno non è solo la difesa a proteggere la porta “ma l’intera squadra. Ferraro lo ha ripetuto in più occasioni, sono per primi gli attaccanti a far cominciare il forcing assediando i portatori di palla. E se gli avversari, con un lancio, riescono a scavalcare il primo intervento, è poi il centrocampo a correre ai ripari”.
I centrali difensivi Lorenzini e Somma “hanno dimostrato concentrazione e tempismo negli interventi, reattività nel recupero. Sono calciatori almeno di un’altra categoria. I terzini Rapisarda e Castellini hanno fatto vedere di saper svolgere il loro compito con grande attenzione”.
E poi i portieri. “Bethers e Groaz hanno contribuito anche loro con pochi interventi ma importanti agli equilibri di squadra”.
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