Ad inizio stagione opinionisti e addetti ai lavori non erano tutti concordi sulla scelta di affidare la porta rossazzurra a portieri di giovane età. Il direttore Antonello Laneri, però, da questo punto di vista non ha mai avuto dubbi. L’idea di base era, infatti, quella di puntare su una difesa abbastanza esperta e su una squadra che potesse dare il giusto equilibrio dietro, concedendo poco agli avversari e consentendo ai giovani portieri in rosa di crescere senza troppe pressioni e responsabilità, riempiendo la casella Over in altri settori.
Mossa azzeccata, lo dicono i numeri ed il rendimento di un Catania che di reti ne subisce pochissime. Klavs Bethers gioca con molta più continuità di Alessandro Groaz, ma anche quest’ultimo ha risposto presente quando è stato chiamato in causa. La concorrenza per difendere i pali c’è ed è pienamente legittima, leale. A questo aggiungiamo che entrambi sono legati da un grande rapporto di amicizia.
“Abbiamo una certa affinità. Viviamo molto bene la concorrenza, infatti siamo spesso insieme. Mi trovo molto bene con lui”, le parole di Groaz in proposito. “E’ un amico e un ottimo portiere, stiamo crescendo insieme, in generale il nostro gruppo è davvero molto unito”, ha confermato Bethers (fonte La Sicilia). Anche se cambiano gli interpreti, la sostanza è immutata. Il Catania può vantare la presenza in rosa di due portieri di prospettiva che hanno dimostrato di dare ampia affidabilità.
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