Al termine degli allenamenti effettuati nel pomeriggio allo stadio “Angelo Massimino”, il calciatore rossazzurro Giuseppe Giovinco concede un’intervista ai giornalisti presenti, soffermandosi anche sulla stagione disputata a livello personale, con poche presenze in campo:
“Adesso arriva la parte più difficile perchè dopo avere raggiunto l’obiettivo principale è difficile mantenere la stessa lucidità e forza nel conseguire i risultati ma dobbiamo continuare, c’è un obiettivo ancora importante da raggiungere. A livello personale spero di giocare di più. L’ho sempre sperato, vediamo cos’accadrà. Secondo me così non sarà, spero di sbagliarmi ma le scelte fatte finora dall’allenatore sono state quelle anche quando avevamo 17 punti di distanza, penso che il mister continuerà a portare avanti le sue scelte com’è giusto che sia. Io più di allenarmi come sto facendo non posso fare. Comunque lo spero, assolutamente”.
“Che voto darei alla mia stagione? Mi viene da ridere, scusate… parlo molto sinceramente, non mi do un voto perchè non gioisco come avrei voluto. Nella mia testa ad inizio anno immaginavo un impatto totalmente diverso. Allo stesso tempo, come ho scritto sui social, mi ero promesso di viverlo al 100%, ormai i ruoli erano quelli, quindi da parte mia dovevo essere da esempio anche per i più giovail beneni. Il voto non me lo riesco a dare perchè non era quello che immaginavo, ripeto. Mi sono morso la lingua parecchie volte, però il bene della squadra vale più dell’Io. Ad inizio anno ho fatto una scelta, soprattutto a gennaio è stato difficile continuare e non chiedere magari di andare via. Ma ero anche sicuro della mia scelta, che parte da agosto, e la porterò avanti finchè la società mi permetterà di farlo. E’ facile scegliere Catania in C, chi non vorrebbe venire a Catania tra i professionisti? Il difficile è farlo in Serie D e soprattutto accettare queste situazioni che non a tutti stanno bene. Ma a 32 anni questo è un treno troppo importante per me, che penso di meritare una piazza così. Non mi sono lasciato sfuggire questa opportunità”.
“Mio fratello soffre a vedermi così ma allo stesso tempo capisce l’importanza del progetto, quindi sa che la piazza e la società mi vedono molto bene, mi ha detto di resistere e che magari avrei avuto la mia occasione, ed è quello che cerco di fare. E’ stato comunque un anno importante perchè i compagni mi sono sempre stati vicino, soprattutto sottolineo l’affetto della gente che ringrazierò sempre perchè nonostante lo scarso minutaggio i tifosi mi hanno fatto sentire sempre importante. Il gol contro il Locri sul piano personale è uno dei momenti più belli per me, poi la promozione e l’anno di lavoro svolto. Anche chi non ha giocato ha tenuto un livello alto per potere ottenere questo risultato importante di squadra. Il merito è di tutti ma, personalmente, magari non lo sento al 100%“.
“A Catania si gioca sempre per vincere, l’obiettivo è cercare di vincere più partite possibili e se dovessimo aggiudicarci la poule scudetto sarebbe tanta roba, anche se l’obiettivo principale è stato già raggiunto. Io Catania l’ho vissuta adesso, nel momento della rinascita. E’ tutto bello, bellissimo perchè giochi davanti a 16mila persone, si è creato un entusiasmo importante. Puoi solo parlare bene di Catania, è come giocare in Serie A, un tifo del genere non lo trovi da tutte le parti. Io ho bisogno di questo e sono ben contento di essere qui. Ho una famiglia, due figli, una compagna, molte volte sono tornato a casa nervoso e neanche parlavo con loro. Non è stato facile, per come la vivo io, a 360 gradi. Ma grazie al supporto dei compagni, della famiglia, degli amici, al mare e al sole è andata meglio. Questi mesi saranno i più difficili perchè tutti vorranno dire la loro per cercare eventuali riconferme il prossimo anno, me compreso“.
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