FERRARO: “Viviamo queste giornate con grande emozione. Saremo ricordati per sempre da una città meravigliosa”

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Vigilia di Catania-Cittanova. Parola al tecnico rossazzurro Giovanni Ferraro, intervenuto in sala stampa intravedendo il traguardo della promozione grazie al grande lavoro portato avanti da squadra, staff e società. Ma non bisogna mai accontentarsi, giocando sempre per vincere come ribadito in più occasioni. Anche adesso che la promozione può ormai considerarsi in tasca. Queste le parole di Ferraro evidenziate:

“Rispetto alla gara disputata contro il Cittanova all’andata, siamo un Catania diverso. Veniamo da dieci vittorie consecutive e giocheremo su un campo di dimensioni differenti che rende più complicato il lavoro per un avversario che gioca sulle ripartenze e si difende. Cittanova buona squadra, agguerrita, in lotta per la salvezza e per questo metterà in campo qualcosa di più. Il Cittanova fece un grande gara, aveva cambiato allenatore quindi giocò con motivazioni in più. Io venni pure espulso, ma solo perché la panchina protestò per la mancata concessione di un rigore e l’arbitro tirò fuori il cartellino rosso ritenendomi responsabile. Fu la mia prima espulsione da allenatore, ricordo una gara particolare”. 

Domani sarà difficile, dovremo essere bravi a superare le insidie che incontreremo. Vedo negli occhi dei calciatori entusiasmo e la voglia di raggiungere prima possibile l’obiettivo. Conosciamo i nostri mezzi. Se giochiamo da Catania essendo bravi a far girare palla da destra a sinistra, mettendo la giusta intensità la qualità viene fuori. Sappiamo che il traguardo è vicino, ma gli ultimi metri sono sempre i più faticosi. Anche nella vita è così, quando manca poco per raggiungere un obiettivo bisogna superarlo con grande abnegazione, umiltà e spirito di sacrificio”.            

“Non esistono partite facili. Lo abbiamo visto anche contro la Mariglianese, avendo vinto con un risultato striminzito. Almeno 3-4 palle gol a partita le creiamo sempre, sarà importante scegliere la soluzione migliore concretizzando le occasioni prodotte. Adesso tutte le squadre ci conoscono, sanno che prepariamo diversi schemi sui piazzati, sanno dei movimenti dei nostri terzini ma anche noi, a questo punto della stagione, conosciamo meglio le avversarie. Sono i giocatori che vanno in campo a determinare le prestazioni”.

Stiamo facendo qualcosa di straordinario ed è tutto merito dei ragazzi con una media così alta di punti e di rendimento, un margine di vantaggio notevole dal secondo posto. Elogio anche in questa sede i giocatori per quanto fatto finora e continueremo a fare, per l’intensità e l’applicazione che assicurano durante gli allenamenti. Meriti anche della società e del pubblico che ci segue sempre e ovunque. Si è creata una bella alchimia, avendo compreso l’importanza di rappresentare i colori rossazzurri dimostrando quando sia bello vivere a Catania dando una gioia ai nostri tifosi. Mancano 8 partite più le gare della Poule Scudetto. Ogni partita ufficiale qui a Catania si gioca per vincerla. Questa è la mentalità che ci ha trasmesso la società ed è quello che chiede il pubblico. Non dobbiamo fare prestazioni opache, rispettando gli investimenti della società”.               

“De Respinis? E’ rientrato, un po’ tutti sono a disposizione. Nelle prossime ore attraverso una piccola riunione con lo staff decideremo di convocare quanti più giocatori possibili. Questa rosa è formata da tanti calciatori ed è un bene per un allenatore, il quale poi ha il compito di farli ragionare da collettivo. E’ stato proprio così che nella mia carriera ho ottenuto buoni risultati. In questo Catania, poi, tanti calciatori sono venuti dal professionismo con grande umiltà, mettendosi a disposizione del compagno e del gruppo. Si aiutano l’uno con l’altro ed è fondamentale. C’è lo spirito giusto. Dico sempre che quando abbiamo la palla bisogna giocare in ampiezza, dettare i tempi al compagno, quando invece non siamo in possesso del pallone bisogna rincorrerlo tutti quanti”.

La difesa prende pochi gol soprattutto per meriti degli attaccanti e dei centrocampisti, curando gli schemi in fase difensiva a cominciare dal reparto d’attacco. Sono orgoglioso di questo gruppo. Anche noi dello staff abbiamo grande entusiasmo e voglia perchè riscontriamo che il lavoro portato avanti da agosto si sta concretizzando. Siamo stati scelti dalla società, che ha fatto i suoi investimenti e noi dobbiamo ricambiare con i fatti, dimostrando di meritare la fiducia. Ci ha scelti in primis il direttore Laneri, profondo conoscitore del calcio siciliano e che ha vinto tanti campionati.

“Bethers? E’ recuperato. Vedremo nelle prossime ore se giocherà dal 1′ o ci sarà spazio per Groaz. Entrambi sono portieri affidabili. A volte le scelte di formazione dipendono dagli under. Ad esempio se schieriamo un 2004, dobbiamo avere i ricambi necessari in panchina per eventualmente intervenire. Ad esempio nella gara con la Marigliese Vitale dovette uscire dal campo per un problema alla caviglia, allora abbiamo dovuto sostituire sia lui che il portiere, inserendo il 2004 Groaz”.

“Sorprese nell’undici titolare? In generale tutti possiamo sbagliare nelle decisioni. Chi non decide non avrà sbagliato, ma non avrà neanche deciso. Al di là delle scelte, la vera forza del Catania sono stati spesso i subentranti dalla panchina. Qualsiasi calciatore del Catania è in grado di fare la sua prestazione. Anche chi non ha mai giocato, perché siamo in entrati in un meccanismo molto importante, con una freschezza anche mentale non indifferente. Con tanti punti di vantaggio e la forza dei risultati acquisiti viene anche più facile giocare la palla”.

Viviamo queste giornate con grande emozione. Ieri il direttore Laneri ci ha ringraziato dicendo di essere orgoglioso di questo gruppo di lavoro. A prescindere da quello che sarà il nostro futuro ci godiamo questo momento. Quando arriva la felicità in qualsiasi settore della vita a volte non ci godiamo i momenti. Invece è giusto farlo. Ci ricorderemo per tanti anni di questa stagione ed in futuro saremo ricordati per sempre dai catanesi. E’ motivo di orgoglio lasciare qualcosa di importante a questa città meravigliosa. Io molte emozioni preferisco viverle dentro di me. Quando un allenatore ed uno staff raggiungono un obiettivo non mi piace esultare o fare giri di campo. Il pubblico penso che apprezzerà il nostro lavoro, questo è ciò che conta. Può sembrare scontato per il Catania chiudere la stagione al primo posto, ma vincere un campionato è sempre difficile, in qualsiasi categoria”.

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