EX ROSSAZZURRI – Sorrentino: “Critiche a Ferraro fuori luogo. Catania, con Pelligra al timone nulla può essere vietato”

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Attuale allenatore del Chieri, squadra militante nel girone A di Serie D, l’ex portierone rossazzurro Roberto Sorrentino interviene nel corso della trasmissione ‘Sport Sicilia Preview’, su Telecolor, soffermandosi sul Catania che vede sempre più vicino il traguardo:

“L’ambizione era quella di vedere un proprietario che avesse voglia di ricreare quell’entusiasmo che una società e città come Catania merita. Chapeau ai dirigenti. Ogni tanto in giro sui social leggo critiche all’allenatore. Qualcuno dice che non è pronto, che sbaglia, che l’anno prossimo servirebbe un nuovo allenatore ma secondo me è fuori luogo dire queste cose. Non è neanche corretto, mi sembra assurdo mettere alla berlina un allenatore che ha perso una sola partita e tra qualche domenica porterà ufficialmente il Catania in C”.  

“Il Catania porta allo stadio 15mila spettatori, in D nessuno ha una tifoseria del genere. Io vinsi due campionati in rossazzurro dalla C alla B e dalla B alla A, era importante in quel momento rilanciare Catania. Qualcuno dice che sono l’unico capitano ad avere vinto due campionati, sono fiero ed orgoglioso di questo. Il Catania non merita assolutamente la Serie D. E’ una piazza destinata a grandi palcoscenici. Spero, anzi ne sono certo, che ci sarà questa benedetta promozione ma io confido anche in una crescita totale. Con l’avvento del nuovo presidente nulla può essere vietato. E’ ambizioso, è entrato nel cuore della tifoseria. Con questo entusiasmo anche il prossimo anno potrebbe regalarci qualche sorpresa”.

“Io faccio il tifo per le squadre in cui ho giocato. E’ chiaro che Catania è Catania. E’ sempre al primo posto per me, ho i brividi quando rivedo determinati filmati. Nella partita contro la Cremonese che valse la Serie A, qualcuno disse che feci un miracolo su Vialli. Tante volte i portieri miracoli non ne fanno, quell’episodio però molto probabilmente consegnò la Serie A al Catania. In quel campionato cadetto c’erano Lazio e Milan, vincere allo spareggio è stata un’impresa importante”.            

“Io alleno ormai da 33 anni, ho avuto il piacere di allenare in Italia fino alla C1, ho allenato in A e B all’estero, mai una volta che qualcuno a Catania si è ricordato di Sorrentino allenatore. Ma fa parte del gico. Catania resterà sempre nel mio cuore. Adesso l’età aumenta, mio figlio Stefano ha acquisito il Chiari dove io non sono l’allenatore ma un pò il tuttofare, in più il figlio nato a Catania Ivano, che mi fa da collaboratore, già sono quattro anni che allena, l’anno scorso ha fatto un ottimo campionato in Promozione. Faccio crescere lui, chissà se l’anno prossimo Stefano voglia ancora farmi allenare o destinarmi ad altri ruoli. Credo che adesso bisogna curare gli interessi della famiglia”. 

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