L’ex centrocampista del Catania Gennaro Delvecchio ha appeso le scarpette al chiodo nel 2014. Da un pò di tempo lavora come Responsabile del settore giovanile del Lecce trasmettendo la sua passione per il calcio ai ragazzi. Ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Telecolor, di seguito riportate:
“Bisogna fare subito i complimenti alla piazza etnea che ha risposto in maniera straordinaria. La storia del Catania parla chiaro. E’ una delle tifoserie più importanti d’Italia. Non parliamo di Inter o Juve ma penso che Catania meriti rispetto per l’importanza della piazza e della città. Complimenti anche alla società che ha dimostrato subito di volere fare le cose per bene, fatte sul serio. I 20 punti di distacco dal secondo posto sono numeri pazzeschi. E’ giusto che la gente festeggi perchè il Catania non merita questa categoria”.
“Penso che sia importante monitorare il territorio investendo sulle strutture, che sono fondamentali così come avere una programmazione. La Sicilia è un territorio ricco di bravi giovani calciatori. Bisogna dare valore al proprio territorio ricercando nuovi talenti, iniziare a prenderli quando sono piccolini lavorando in una maniera organizzata e professionale per far sì che qualche ragazzo possa salire pian piano fino alla prima squadra, poi bisognerà capire quali saranno gli investimenti della società rossazzurra. Per vincere la C occorrerà fare una squadra importante e pensare probabilmente ad un investimento a medio-lungo termine sul settore giovanile“.
“Il ricordo più intenso della mia esperienza al Catania? Il periodo di ‘gelato o granita?’ fu strepitoso, erano i primi anni in cui si cavalcava la B ad alti livelli, c’era Gaucci, c’era un fermento in città allucinante. Siglai una doppietta contro il Genoa sull’1-1 rientrando da un infortunio, andammo ad espugnare Genova contro una squadra che aveva in rosa Aldair e qualche altro giocatore importante, l’indomani eravamo primi in classifica. Ricordo con tanto affetto quel periodo, un periodo magico. Sfoggiai quella maglietta ‘gelato o granita?’ che diventò quasi un tormentone in città. Se preferisco il gelato o la granita? E’ come chiedere se vuoi più bene alla mamma o alla moglie, prendo sia il gelato che la granita (sorride, ndr)”.
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