Finalmente C siamo. Dopo un anno di purgatorio tra i Dilettanti il Catania ha centrato l’aritmetica promozione in terza serie. Campionato dominato dall’inizio, quello disputato dai rossazzurri, capaci di entrare nella storia dell’Elefante in virtù del ventiquattresimo successo stagionale (nonché dodicesimo consecutivo) in ventotto sfide complessive. La vittima sacrificale della sfida giocata al “Tomaselli” di Caltanissetta è stata il Canicattì di mister Orazio Pidatella, capace, per un tempo, di tenere testa alla corazzata etnea. Nella ripresa, complici i cambi e l’uomo in più, esce fuori tutto lo strapotere fisico e tecnico dei rossazzurri capaci di piegare con un perentorio 4-1 le resistenze dei biancorossi.
CRONACA
Primo Tempo
In una prima frazione molto combattuta ed avvincente il Canicattì prova a rovinare la festa rossazzurra con delle pericolose azioni di ripartenza non sfruttate a dovere dagli arieti biancorossi. Progressivamente allora è la compagine di mister Ferraro a tessere la propria trama di gioco collezionando due ottime opportunità prima con Somma (5’), il cui colpo di testa viene bloccato da Scuffia, e poi con Sarao, che di controbalzo impegna seriamente il portiere avversario (7’). I canicattesi non ci stanno e reagiscono con la botta dalla trequarti di Sinatra che termina poco sopra la traversa (9’). Al quarto d’ora di gioco il Catania spreca una grandissima occasione con Chiarella, il quale, dopo un pregevole stop di petto, calcia debolmente all’interno dell’area piccola. Pochi giri di lancette più tardi il Catania trova il vantaggio. Autore del gol Manuel Sarao, abile a sorprendere il portiere avversario con un colpo di testa a schiacciare sul primo palo (18’).
Al minuto 25 arriva però l’inaspettato pareggio dei padroni di casa. Da un lancio dalle retrovie la difesa rossazzurra si fa sorprendere dalla velocità di David Gueye che, incuneatosi in area, viene atterrato da Lorenzini. Dagli undici metri Chris Gueye batte Bethers con un tiro potente e centrale. Alla mezz’ora il Catania prova a giocarsi la carta delle palle inattive ma il calcio di punizione dal limite di Lodi viene provvidenzialmente deviato in corner dalla barriera. Nel finale (45’) Sarao di tacco non trova il guizzo giusto per battere nuovamente Scuffia.
Secondo Tempo
Ad inizio ripresa (49’) sale nuovamente in cattedra il portiere biancorosso, capace, in uscita disperata, d’intervenire con i giri giusti su Sarao lanciato a rete. Passano pochi secondi e si ripete nuovamente il duello tra Sarao e Scuffia con l’estremo difensore canicattese abile nel respingere in tuffo il tiro da sotto misura del centravanti etneo (51’). Poco dopo mister Ferraro opera il primo cambio inserendo Palermo al posto di Somma. Al minuto 55 il Canicattì rimane in dieci a causa dell’espulsione diretta comminata a Petrella per un intervento, in netto ritardo, proprio sulla caviglia di Chiarella. L’uomo in più convince il tecnico degli etnei a rimpinguare la trequarti offensiva chiamando in causa Russotto al posto di De Luca. Verso l’ora di gioco (63’) l’Elefante trova il nuovo vantaggio. Merito dell‘uno-due tra Russotto e Boccia che permette al numero 7 di incunearsi in area e scodellare in mezzo per l’accorrente Palermo, il quale, con un movimento da centravanti puro, indirizza di testa la sfera là dove Scuffia non può arrivare.
Con il risultato ormai favorevole mister Ferraro concede spazio anche a Giovinco e Jefferson (al posto di Sarao e Lodi) con l’italo-brasiliano che risponde subito presente ribadendo in rete, da sotto misura, lo splendido assist di Palermo (70’). Nel finale (86’) Lorenzini salva il risultato con un magistrale intervento in recupero in scivolata. Sul capovolgimento di fronte il Catania cala il poker grazie al colpo di testa di Vitale che insacca, da zero metri, il cross morbidissimo di Russotto (87’). Al triplice fischio esplode di gioia il pubblico etneo per una promozione conquistata con sudore, voglia, sacrificio ed ardore sin dai primissimi istanti di questo campionato. Adesso spazio ai festeggiamenti che proseguiranno per tutta la serata nella città etnea. Ripresa delle ostilità il 2 Aprile contro il Lamezia Terme in uno stadio “Angelo Massimino” che certamente si vestirà a festa.
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