Il Direttore Generale del Catania SSD Luca Carra torna sulla stagione sin qui disputata dalla squadra rossazzurra, intervistato da tuttoc.com.
“Sapevamo di avere una squadra forte con una bella rosa, abbiamo vinto nettamente ma non per demeriti delle altre. Merito del direttore Laneri e del mister Ferraro, non basta chiamarsi Catania per vincere – le parole di Carra -. Avevamo il nostro obiettivo bene in mente, ovvio che ci si aspettasse un campionato da protagonisti ma non lo vinci per il semplice fatto di essere stato in A. Devi conquistarti il futuro giorno dopo giorno. Tifosi, città e sponsor hanno dimostrato tutti grande attaccamento alla maglia: ogni domenica sugli spalti c’erano tantissimi tifosi, numeri che di solito non si vedono in D”.
“Adesso cercheremo di onorare al meglio il finale stagione, il campionato non è ancora finito quindi testa a queste sei partite che rimangono per cercare di fare doppietta con la conquista della poule scudetto. Se Lodi giocherà un altro anno? Giustamente non vuole mollare, sta vivendo una seconda giovinezza. Quest’anno si sentiva più responsabile degli altri, ha giocato partite eccezionali. La sua storia parla da sola”.
Ai microfoni de La Gazzetta di Parma, invece: “Qua me lo hanno sempre detto sin dal primo giorno che per loro sono un portafortuna. A Parma è stato compiuto un miracolo sportivo. A prescindere da quanti anni occorreranno per riportare la piazza di Catania dove merita, l’importante è che ci sia una progettualità solida. Ogni decisione è stata condivisa in totale armonia. La promozione con largo anticipo, però, è senza dubbio un risultato oltre le aspettative. È stata una stagione indimenticabile. Bresciano in rossazzurro? Mark sta riflettendo, perché vive e ha interessi in Australia: ci farebbe piacere averlo con noi. “.
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