Giovani in rampa di lancio. Anche in questo senso le scelte della società si sono rivelate azzeccate. A proposito di questo tema, riportiamo un estratto del pensiero, sui social, dell’avvocato Giuseppe Rapisarda, tifoso ed opinionista vicino alle vicende del Catania:
“Da Bethers a Castellini passando da Vitale per arrivare agli esterni offensivi Chiarella e Forchignone, si è finalmente sfatato un tabù. A Catania un giovane può esprimere il meglio delle sue qualità senza incorrere in emozione alcuna o subire la pressione ambientale. Le scelte felici compiute dalla società, anche in questo caso per nulla semplici o scontate, sono una delle chiavi di volta di questo traguardo finale che vediamo ad un passo da Noi. I nostri ragazzi hanno avuto i nervi saldi di un veterano senza mai rinunciare all’entusiasmo tipico della loro età”.
“La D, lo abbiamo compreso sin da subito, si può vincere, con le regole che impone, solo se non sbagli nulla quando si devono individuare ragazzi tra i 18 e i 20 anni da inserire e far giocare in prima squadra. Ricordiamo che il Catania il due agosto aveva in organico zero giocatori. Ricordiamo che il Catania dal 9 aprile al primo di agosto scorso semplicemente non esisteva più. Tra il programmare una vittoria e il ricostruire tutto in appena un mese con l’obbligo di cercarla, la vittoria, ci passa l’oceano”.
“Oggi stiamo per vincere il campionato, l’unico possibile per chi riparte da un rovinoso fallimento, con 20 punti di vantaggio. Non ci è mai accaduto da sempre. Non so voi, ma io trattengo le ore e i minuti che restano… Non so voi ma io, e non credo sia l’età, sento una emozione commossa dentro che chiede di tramutarsi in gioia quanto prima. A Caltanissetta ci attende il Destino. Melior De Cinere Surgo”.
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