Undici giornate alla fine del campionato. Catania a + 14 dal Locri e a +18 dal Città di Sant’Agata, compagine terza in classifica. Domenica, in trasferta, la sfida tra i rossazzurri e la seconda forza del Girone I di Serie D. Un match che vale una stagione, sostanzialmente, visto che una vittoria di marca etnea proietterebbe la squadra di Giovanni Ferraro ad un clamoroso +17 che avrebbe già il sapore di promozione nonostante per la matematica servirà fare ancora un po’ di punti.
Qualora il Catania vincesse a domicilio sul Locri, ai rossazzurri basteranno infatti 13 punti per ottenere aritmeticamente il pass per la Serie C. Lo scontro diretto è una grande chance per accelerare il passo, ma gli avversari naturalmente faranno di tutto per rendere difficile l’impresa ai siciliani.
Ad ogni modo la gara già di per sé è ricca di contenuti. Saranno tantissimi i tifosi catanesi al seguito del gruppo, la squadra ha ingranato la marcia giusta e vuole dare un seguito alla continuità di vittorie (giunta a sette) consecutive. Non si parlerà di partita della vita, non c’è infatti pressione sul Catania: l’enorme vantaggio accumulato, al contrario, permette di affrontare il Locri senza l’assillo del risultato gestendo con saggezza la classica partita lunga.
Questo perché in effetti Giovanni Ferraro ha dimostrato che disporre, anche in Serie D, di un organico di livello pure in panchina fa la differenza, permettendo di ruotare gli uomini dando freschezza e qualità in corso d’opera indirizzando a proprio vantaggio il risultato. Gara da strateghi, da tattici consumati. Gara da adrenalina, perché il traguardo è vicino e Catania ha fame di vittorie, non è sazia dopo anni di interminabili sofferenze.
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