Con il passare dei giorni il Catania si avvicina sempre più concretamente alla conquista del grande obiettivo chiamato Serie C, il primo di una lunga serie di traguardi che il sodalizio rossazzurro spera di raggiungere nel minor tempo possibile per riportare nuovamente in alto il calcio etneo. Nonostante i 14 punti di vantaggio dalla più diretta inseguitrice (il Locri) siano un macigno quasi impossibile da rimontare nel calcio non bisogna mai cantare vittoria troppo presto, dunque, fin quando l’aritmetica non stabilirà il vincitore di questo Girone I, tutti quanti dovranno rimanere sul pezzo.
Il Castrovillari, l’avversario del prossimo turno, non appare un ostacolo insormontabile ma capita che il verdetto del campo ribalti le attese ed i pronostici della vigilia, pertanto anche la sfida del “Mimmo Rende” dovrà essere affrontata, gestita ed approcciata nel migliore dei modi. Rossoneri che arrivano a questa gara rinfrancati nel morale dopo il successo esterno sul campo dell’Acireale (1-2) che ha posto fine ad un digiuno di vittorie che perdurava addirittura da otto giornate (2 pareggi e 6 sconfitte). Il pessimo rendimento dell’ultimo periodo ha fatto scivolare la compagine calabrese sino al 13ª posto in classifica, dunque in piena zona playout, a quota 23 punti. Tante le criticità emerse in seno ai Lupi del Pollino compresi un attacco poco prolifico (Quinto Peggior Attacco con 19 gol realizzati) ed una difesa poco ermetica (Quinta Peggior Difesa con 31 reti subite).
Negatività accentuate ancora di più proprio all’interno delle mura amiche (penultimo rendimento insieme a Cittanovese, Ragusa e Paternò) con appena 9 punti conseguiti e soltanto 2 vittorie messe a referto nei dieci incontri interni sinora disputati (ultima vittoria casalinga il 3-0 rifilato al Trapani lo scorso 20 Novembre). Numeri che rispecchiano le innumerevoli difficoltà incontrate da una formazione composta da tantissimi giovani (età media di circa 21,6 anni) e con soli tre elementi, uno per ciascun reparto, di comprovata esperienza: l’attaccante argentino trentaquattrenne Santiago Dorato, il centrocampista e capitano Cosimo Cosenza (35 anni) nonché il difensore centrale Lorenzo Mirabelli (30).
Sul piano realizzativo, pur non svettando nessuno come capocannoniere della squadra, sono ben 11 gli elementi andati già a segno nel corso della stagione, tra i quali spiccano soprattutto il fantasista ex Parma Primavera Sebastiano Longo e l’esterno offensivo Domenico La Ragione, cresciuto tra le fila della Vibonese. Dal mercato invernale poi sono arrivati tanti elementi, su tutti il portiere Francesco Latella (ex Udinese e Crotone), il centrocampista del 2003 Lorenzo Scandurra (giovanili della Roma), l’attaccante gambiano scuola Siviglia Janneh e l’ex canterano rossazzurro Vittorio Popolo (terzino destro classe ‘02). Nel corso della stagione la formazione rossonera ha cambiato la propria fisionomia tecnico-tattica passando dal 4-3-3 di inizio stagione al 3-5-2 delle ultime settimane. Incognite sul modulo che il Castrovillari adotterà in vista della sfida con il Catania dato che in panchina non siederà più il dimissionario Carmine Pugliese ma, verosimilmente, il suo vice Mr. Antonello Feoli.
Per ciò che concerne la storia, il club calabrese può vantare una tradizione secolare, la squadra infatti è stata fondata il 6 Marzo 1921 come Polisportiva Castrovillari (comprendente oltre al calcio anche ciclismo, pugilato e scherma) su iniziativa dei fratelli italo-argentini Carlos e Luigi Filpo. Nel 1934 la società fu riorganizzata sotto il controllo del commissario straordinario Antonio De Biase, militando per tanto tempo in Prima Divisione. Nel campionato di Prima Divisione Calabria 1945-1946, un evento funesto dimostrò la grande umanità del popolo castrovillarese. Durante il viaggio verso la città del Pollino, l’autocarro che trasportava il Crotone si ribaltò provocando la morte di Ezio Scida, capitano dei pitagorici. In segno di lutto e solidarietà la squadra decise di non disputare la gara mentre i tifosi rossoneri pagarono di tasca propria i funerali del calciatore.
Dopo un decennio trascorso nei campionati regionali, nel 1957 il Castrovillari partecipò per la prima volta nella propria storia al campionato interregionale retrocedendo però appena due anni dopo. Si dovette aspettare fino al 1968 prima di rivedere i Lupi nuovamente in Serie D. Nella stagione ‘93/94 la compagine rossonera vinse il Girone I del torneo di quarta serie ottenendo così là promozione in C2. Dopo sette annate consecutive vissute tra i professionisti, la retrocessione in D avvenuta nel 2001 aprì una spirale negativa che fece ripiombare il sodalizio calabrese nelle categorie inferiori. Nel 2003 la formazione di casa cedette il proprio titolo sportivo al Cosenza ripartendo così dal campionato Promozione. Nel 2010 il club fu ricostituita da un gruppo di giovani imprenditori castrovillaresi capaci di riportare, nel 2016, l’ASD Castrovillari Calcio nuovamente in Serie D.
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