Nel corso della trasmissione ‘Sport Sicilia Preview’, su Telecolor, il match analyst Gianluca Russo fa alcune riflessioni sul Catania e commenta sul piano tattico il prossimo impegno stagionale dei rossazzurri allo stadio “Giuseppe Raffaele Macrì” contro il Locri:
“Il Catania mette grande intensità nelle partite. Gli avversari non riescono a tenere quel passo. Quando poi vai a fare cinque cambi, li fai perchè tieni quei ritmi sempre alti, la velocità della palla, la precisione del passaggio, la velocità dei giocatori in fase dinamica, l’intelligenza a palla ferma, sulle palle inattive. Tante volte il Catania ha dimostrato di non avere fretta di sbloccare le partite, con questa serie di passaggi prolungata nel tempo, ma appena gli avversari abbassano un attimino l’attenzione la squadra di Ferraro viene fuori. Riscontro, inoltre, una fase evolutiva nel gioco d’attacco del Catania. Il campionato è quasi finito ma quando un allenatore ed un squadra trovano soluzioni sempre nuove al di là delle palle inattive, da addetto ai lavori è una cosa bella da vedere”.
“Il Locri è una squadra che preferisce giocare palla lunga, molte volte salta il centrocampo privilegiando la palla sporca, te la fanno viaggiare, con la consapevolezza di avere degli attaccanti prolifici, pericolosi. Il Catania dovrà aspettarsi il Locri forse con un 4-1-4-1 iniziale ma i due esterni molto offensivi andranno a prendere campo e, quindi, il sistema di gioco si trasformerà in un 4-3-3. Gli amaranto hanno una buona organizzazione in fase di pressione. Preferiscono farti costruire dal basso, lasciarti la prima costruzione, poi ti indirizzano la giocata sull’esterno e là ti vanno ad attaccare. L’attacco del Locri gioca molto bene di reparto, si cercano, sono molto tecnici, veloci, scaltri e fanno gol. In fase di non possesso c’è da segnalare che la zona centrale al limite dell’area di rigore non viene molto coperta, questo fa sì che la linea spesso si spezza ed è un errore. Molti gol e situazioni di pericolo le subiscono in quella zona. Con un centrocampo molto più coperto e più basso avrebbero fatto ancora meglio in termini di risultati e prestazioni”.
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