“Tifosi sfegatati del Catania, che con la liscìa tipica che contraddistingue il catanese tentano di ironizzare, sdrammatizzare, esaltare, sbintare, raccontare in modo sarcastico tutto ciò che ruota intorno al Calcio Catania”. Si definiscono così i cuGGini che, via social, ironizzano dopo la partita Castrovillari-Catania proponendo la prima pagina del ‘Chianchiere dello Sport’.
“Ancora tre punti nelle Calabbrie”, il titolo. “A Castrovillari il Catania si impone 2a0 con una aruzzuliata di De Luca e Russotto”. Pelligra incantato dalla festa di Sant’Agata. “Il presidente è rimasto come un babbo priato nel vedere i festeggiamenti agatini: «Tolti Sidney e Melbourne c’era più gente a via Etnea ca nda tutta l’Australia». Il patron avrebbe anche promesso la costruzione di un centro sportivo ammeri Lineri dove fare allenare quelli che portano le candelore. Sui fuochi aggiunge: «Ho visto quelli del Fortino e del Borgo e devo dire ca fanu chiù buddellu di una vanniata di Grella»”.
Ferraro analizza la gara coi calabresi: «Quanto manca alla promozione matematica? E che ne sacc’ io! A matematica nun m’a sturiavo ‘a scola figuriamoci mo’!». Gol alla Holly e Benji. “Nelle calabrie i due attaccanti etnei hanno riproposto in chiave moderna la famosa mossa dei gemelli Derrick inventando l’Aruzzuliata infernale. Chiarella con 6/7 finte mbriaca la difesa e dà in profondità a De Luca che tocca la palla, tocca il portiere, tocca il terreno, si abbia a pisu mottu, la stoppa di panza e da terra la inflita in rete”.
I tifosi si sentono già in Europa. “A Castrovillari il parere unanime dei tifosi: «Chi malu friddu! A unni semu a Copenaghen!?»”. Trovato il metodo per fermare Chiarella. “Il difensore Romanelli ha escogitato un metodo infallibile, na pirata nda facci”.
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