Francesco Rapisarda, Marco Palermo, Orazio Di Grazia e Gianluca Litteri. Carriere diverse, storie differenti, ma i cinque calciatori che fanno parte della rosa del Catania hanno in comune la città di nascita. Rossazzurri “marca Liotru”, hanno questi colori nel DNA. Uno spiccato senso d’appartenenza, dall’inizio della stagione, trasmesso ai compagni. Dai catanesi del gruppo, per primi, è partita la consapevolezza di dovere dare qualcosa in più.
Rapisarda è cresciuto nelle giovanili rossazzurre, in estate avrebbe potuto proseguire la militanza in club di primo livello di Serie C o B ma non ha saputo resistere al fascino di Catania. Impossibile dire di no alla chiamata del direttore Laneri. Una telefonata attesa da anni, accettando una notevole riduzione dell’ingaggio per rientrare nei parametri imposti dalla società . Finalmente il sogno di tornare sotto il vulcano, da protagonista, è diventato realtà . Lo stesso dicasi per Marco Palermo.
Emanuele Catania e Ivan Francesco Alfonso, tra i componenti dello staff tecnico, così come tutti i catanesi che operano dietro le quinte sono altre figure determinanti all’interno del progetto di ripartenza del calcio alle pendici dell’Etna. Litteri, invece, purtroppo ha dovuto fare i conti con una lunga serie di problemi fisici ma da qualche settimana sta bene e vuole fortemente dare il proprio contributo.
Anche Di Grazia ha trovato poco spazio finora, ma risponde sempre presente quando chiamato in causa. Il ragazzo, che due anni addietro fu l’unico giocatore a non esercitare la messa in mora del Calcio Catania quando la situazione societaria stava degenerando, gioca poco ma sogna anche lui di festeggiare la vittoria del campionato con il popolo rossazzurro nell’anno della rinascita.
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