Come un mese fa, il Catania scende in campo a Locri nel contesto di un match caratterizzato da quattro gol. Mentre, allora, l’avversario era il San Luca e la sfida si concluse con il risultato di 1-3, stavolta le reti sono state siglate esclusivamente dai rossazzurri e al cospetto della formazione locale, seconda in classifica. Una prova di forza, l’ennesima. A dimostrazione del valore assoluto della squadra di mister Ferraro che continua a disputare un torneo a parte.
Il Locri aveva preparato la gara promettendo battaglia davanti ai propri tifosi e con la convinzione di poter dire la propria. La partita ha detto, invece, che questo Catania è irraggiungibile e si attende solo l’arimetica per sancire il salto di categoria. Amaranto che hanno provato a giocarsela con le loro consuete armi: pressing e contropiede, sfruttando il dinamismo e la tecnica del tridente offensivo unitamente agli inserimenti dei centrocampisti. Il Catania, però, in fase difensiva è stato perfetto. Ad eccezione di un bel destro a giro di Ficara nel primo tempo, non ha concesso alcun tiro in porta con Bethers sempre attento nelle uscite ma, sostanzialmente, spettatore a difesa dei pali.
Il 4-3-3 di Ferraro ha dominato il 4-3-3 calabrese per grinta, intensità , qualità , cattiveria agonistica ed imprevedibilità . Inserimenti continui da tutte le parti, scambi veloci, pochi punti di riferimento. Rapisarda uomo ovunque, linea difensiva impeccabile, centrocampo quadrato, preciso, che ha garantito sempre il giusto equilibrio comandando le operazioni del gioco con un Lodi stratosferico in cabina di regia, Vitale e Rizzo pronti ad “azzannare” gli avversari e rendersi insidiosi nello sviluppo della manovra creando spesso patemi nella metà campo amaranto. Catania in volo sulle corsie laterali. Oltre al già citato Rapisarda in versione tuttofare – terzino, centrocampista, attaccante – si segnala un Chiarella in stato di grazia. De Luca ormai conosce a menadito le idee tattiche di Ferraro riuscendo, in egual misura, a trovare l’ampiezza ed i giusti varchi in posizione centrale mantenendo la necessaria lucidità sotto porta.
Cavalli pazzi. Indomabili, belli e selvaggi che hanno cavalcato sul prato di Locri superando ogni ostacolo e muovendosi con disinvoltura. Niente da fare per i padroni di casa che hanno dovuto inchinarsi di fronte allo strapotere etneo. Tutti, chi in campo dall’inizio ed i subentranti, hanno fatto la loro parte. Inseguendo come unico obiettivo la vittoria. Sempre e comunque. La squadra di Ferraro non ha la pancia piena, non si accontenta, è straripante e corre verso una chiusura dei conti nettamente anticipata. La matematica si avvicina, nessuno è in grado di fermare i cavalli rossazzurri che corrono fieri, vivaci ed impetuosi verso la C.
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