Ex dirigente del Paternò, Francesco Sotera da nove anni lavora nello scouting internazionale dell’Inter. Da calciatore ha vissuto anni importanti alla Roma, da dirigente ha lavorato con Pasquale Marino anche a Paternò. Ha rilascio alcune dichiarazioni al quotidiano La Sicilia:
“Sono catanese e ammiro il Catania, squadra della mia città. A Paternò ho lavorato e tengo dentro il mio cuore i momenti più belli e gratificanti – riporta il quotidiano –. In Eccellenza disputammo i playoff, dopo un anno fummo promossi in D con il tecnico Campanella. Con Pasquale Marino vincemmo il campionato e andammo in C2. Poi nel 2001/02 in C1 contro ogni pronostico, il Catania lo stesso anno volà in B”.
“Giocavamo a Paternò il miglior calcio d’Europa, fu un riconoscimento a uomini di calcio come Marino, Angelo Sciuto vice allenatore con un’esperienza da calciatore e da tecnico con pochi eguali, Aiello allenatore dei portieri, Dispinzieri molto più di un fisioterapista”.
A proposito del Catania di oggi: “Ha un organico di grande prestigio e anche pratico. Sulla carta non c’è confronto, il Paternò si deve salvare con la giusta carica ma al ‘Massimino’ non sarà una passeggiata. In D non c’è nulla di scontato. Il Catania è talmente forte, non ha avversari. Il calo prima della fine del girone d’andata è stato naturale, poi la squadra ha ricominciato con un impeto e una praticità assoluta. Ho conosciuto il vice presidente Grella, ho avuto un’ottima impressione sul piano delle idee, delle prospettive, della gestione di una città che sta rinascendo”.
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