“La sofferenza, il brivido dello svantaggio beccato a freddo, il ribaltone costruito con fatica e sacrificio. Com’è stato difficile stoppare la Mariglianese ultima in classifica, ma reduce da tre vittorie nelle ultime cinque gare”, riporta La Sicilia. “Il 2-1 conquistato dal Catania in un Massimino da record di presenze (oltre 16mila) avvicina la squadra di Ferraro alla Serie C. E, al netto di scongiuri e deviazioni sul discorso, il destino del club è quello di chiudere in un trionfo e in anticipo la stagione”.
Gli ospiti “non rinunciano ad agire a viso aperto: il 3-5-2 iniziale in fase di possesso trasferisce poco dopo ben quattro uomini a ridosso dell’area avversaria. E le ripartenze della Mariglianese vengono trasformare in oro zecchino”. Brividi nel primo tempo con il vantaggio di Maydana e la traversa di Bacio, per i rossazzurri “fase di non possesso che va in confusione”. L’impatto con il secondo tempo, però, “è furente e produttivo”.
Arriva “il pari di Chiarella, di forza, con De Luca a far da spalla al compagno che s’inserisce con i tempi giusti e conferma il suo stato di grazia”. Ferraro gestisce i cambi “con intelligenza”. Russotto, lanciato a rete, “viene atterrato dal portiere ma l’arbitro non caccia l’estremo difensore ospite, lo ammonisce. Sul dischetto si posiziona Sarno, che è tornato dopo un infortunio e non fallisce l’opportunità”. Il Catania “tenta di arrivare al terzo gol, ma non deve scoprirsi in modo eccessivo”.
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