L’ex rossazzurro Giuseppe Mascara parla a 360 gradi del Catania di Pelligra illustrando il suo pensiero ai microfoni del quotidiano La Sicilia:
“Si è capito fin dal primo giorno che tipo di persone fossero Ross Pelligra e i suoi collaboratori. Preferendo sempre i fatti alle chiacchiere, affidandosi a professionisti in tutti i ruoli, con un ds che è un lusso per questa categoria. La dirigenza è stata chiara dal primo minuto con i tifosi, a differenza degli ultimi anni. La scelta di coinvolgere 3-4 catanesi è stata la mossa vincente. Si è creato un mix esplosivo. Il direttore è un mago. Ha composto una squadra di primissimo ordine, scegliendo i migliori under in circolazione. Quella è la differenza, poi ha chiamato un allenatore che ha grande esperienza e aveva già vinto”.
“Se mi aspettavo una chiamata? Se avessero voluto incontrarmi per una chiacchierata lo avrebbero potuto fare senza difficoltà. Sanno dove abito e come lavoro, conoscono il mio numero. Non provo rammarico. Chi mi conosce, sa che io non chiedo niente. Credo di aver fatto qualcosa di buono a Catania, a chi non fareppe piacere essere coinvolto in un progetto così affascinante?
“Marco Biagianti è un figlio di Catania, è qui da tanti anni e sappiamo quanto tenga a quei colori. Non credo farà a lungo il Team manager. Forse è l’inizio di un percorso che lo porterà a diventare ds? Non saprei. Il Catania sta facendo il vuoto? Solo un pazzo avrebbe potuto provare a competere con questo Catania. Gli avversari non hanno fatto follie per comporre squadroni. Sarebbero state risorse spese inutilmente”.
“Ci sta che ogni tanto gli etnei abbiano qualche pedina sottotono, non è facile far giocare sempre bene le squadre perchè ci sono avversari che corrono e rincorrono tutto e tutti. L’importante è vincere. Come cambierà la rosa in C? E’ un altro mondo, senza vincoli legati agli under dove trovi difese esperte e di talento. Credo che questa proprietà cambierà molto, la C è una categoria… bastarda. Ferraro? Grande gestore, fa sentire tutti importanti in uno spogliatoio pieno di prime donne, una polveriera”.
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