Questo pomeriggio confronto tutto rossazzurro, “ci sono in palio tre punti. Il Catania li cerca per firmare la nona vittoria di fila, il Paternò per continuare la rincorsa evitando anche i playout. A guardare la classifica, quella delle 15 rischia di diventare una gara scontata. Mai fidarsi delle apparenze, mai fidarsi di un tecnico orgoglioso ed esperto come Giovanni Campanella, un uomo di sport che merita applausi ma che, da professionista, cercherà di giocare un brutto tiro alla squadra della sua città”, si legge all’interno del quotidiano La Sicilia.
Campanella, “specialisti in miracoli, ne confezionò uno nel 1995 guidando il Gravina (lì giocava, tra gli altri, Tano Pecorino, padre di Emanuele oggi alla Juve) al successo per 1-0 al Massimino”. Segnò Pompeo Campanella, “a momenti mister Angelo Busetta sveniva perchè rischiava di perdere il primo posto. Poi le cose andarono per il verso giusto, il Catania vinse quel campionato e fu l’inizio di una risalita che negli anni riportà la città in Serie A”.
Oggi la categoria “è la stessa, lo scenario ben diverso perchè il Catania vanta 17 punti di vantaggio sul Locri”. L’organizzazione dirigenziale, “il lavoro di Grella, Carra, Caniglia, Laneri ma anche quello dietro le quinte di Biagianti, Zeoli, Lele Catania, ha portato tutti i giocatori a non mollare di un millimetro. Tutti titolari. Tutti in discussione. Per il campionato attuale si lotta anche per uno scampolo di partita, in prospettiva si lotta per una riconferma”.
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