FERRARO: “Infermeria, valutiamo domani. Le soluzioni non mancano. Sappiamo la nostra forza, rispettiamo il Locri”

0
957

Le parole del tecnico rossazzurro Giovanni Ferraro in vista di Locri-Catania. Il mister non ammette cali di tensione al cospetto della seconda in classifica, fiducioso che la sua squadra possa centrare un risultato importante allo stadio “Giuseppe Raffaele Macrì”.

“Infermeria? Jefferson sta ancora lavorando a parte, domani faremo le ultime valutazioni con i medici e decideremo se convocarlo per Locri. Dubbi a centrocampo? Ho a disposizione anche Di Grazia, all’occorrenza Andrea Russotto l’ho provato già in altre occasioni ad agire come interno di centrocampo, anche Castellini volendo potrebbe giocare in mezzo al campo, oppure Rapisarda. Valuteremo su Vitale e Palermo, che comunque sono quasi recuperati per domenica. 2004? Le soluzioni non mancano. Groaz può essere un’altra soluzione importante, lo ha dimostrato nelle gare disputate. Tengo in considerazione Baldassar, che viene da un torneo professionistico ma quando un nuovo gocatore entra a far parte del gruppo serve un pò di tempo per assimilare il nostro pensiero di calcio. Abbiamo tanti under che equivalgono agli over”.

“De Respinis? Domenica scorsa ha avuto la possibilità importante di giocare domenica dal 1′, non mi è dispiaciuta la sua prestazione. Viene da un’altra realtà, necessita del giusto tempo per assimilare i meccanismi di gioco della squadra ma sono molto contento di quanto fatto finora, soprattutto da subentrato, in generale mi soddisfa il contributo offerto da tutti, anche da chi va in panchina perchè dimostrano di essere titolari. Oltretutto può sempre accadere qualcosa quando pensi alla formazione da schierare. Contro la Mariglianese, ad esempio, avevamo in mente di far giocare Rapisarda e Jefferson, poi però abbiamo dovuto rivedere qualcosa la domenica mattina. Anche per questo tutti devono farsi trovare pronti per dare il proprio contributo di valore alla causa”.   

Il nostro pubblico ci fa vivere emozioni emozioni uniche. Adesso giocheremo a Locri, nella rosa ci sono giocatori abituati a gare di un certo livello. Sappiamo la nostra forza. Questa la considero una partita importante, del resto affrontiamo la seconda della classe, ma sono importanti anche le altre partite perchè il Catania non guarda mai la classifica. Non possiamo permettercelo come società. Il club ci ha trasmesso il messaggio che bisogna sempre scendere in campo per vincere, si aspetta che diamo il massimo nel corso dell’intera settimana fino ad arrivare alla partita. Veniamo valutati dalla società ogni giorno, me compreso. Il mio futuro? E’ domani, a Locri. Tutto il resto è prematuro; la società fará le sue valutazioni, a me in questo momento interessa fare e sbagliare meno possibile. Sarà una partita importante ma non determinante, dopo la prossima mancheranno infatti ancora 10 gare e saranno in palio altri 30 punti, dobbiamo pensare al singolo impegno che ci attende e alla prestazione”.

“Andremo lì con il massimo rispetto nei confronti di un avversario che sta disputando un grande campionato da neo promosso. Faccio i complimenti al Locri, alla squadra e al tecnico amaranto per il loro cammino straordinario ma anche noi stiamo facendo qualcosa di eccezionale. Continuiamo a giocare con una mentalità vincente, al triplice fischio dell’arbitro tireremo le somme. Mi aspetto un Locri che se la giocherà a viso aperto, chi sarà più bravo e concentrato sotto porta farà risultato. Ci chiamiamo Catania, ognuno di noi non deve mai abbassare l’asticella dell’attenzione perchè il diavoletto è sempre dietro l’angolo, dobbiamo stare con gli occhi aperti, imprimendo un ritmo alto senza sminuire l’avversario, con grande motivazione”.

“Il Catania non deve essere giudicato da una partita ma da un percorso, noi dal 3 agosto abbiamo fatto un grande lavoro, merito di questi calciatori che danno sempre tutto sul rettangolo verde. I difensori? Ho avuto un confronto con loro, alla ripresa degli allenamenti. Bisogna parlare anche limitatamente ad un reparto della squadra. Nello specifico ho chiarito alcuni concetti perchè qualcosa non mi era piaciuto domenica scorsa e mi aspetto che i nostri difensori non pensino soltanto alla fase di non possesso ma anche a quella di costruzione del gioco. Possibile modifica del numero di uomini a centrocampo? Cambia poco se eventualmente sposti qualche pedina di 15 metri. Quando gioca Sarno ed il nostro interno di centrocampo va sul terzino, ad esempio, il nostro esterno di centrocampo diventa quasi un centrocampista. Abbiamo una squadra ben messa in campo ed equilibrata, a prescindere dal modulo”.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***