Ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com Fabio Pagliara, ex segretario della FIDAL e FIH nonché tifoso del Catania ed ex collaboratore etneo durante il periodo Gaucci, ha parlato di campo ed infrastrutture. Riflettori puntati sul percorso del Catania all’inizio di questo girone di ritorno e sulle distanze che separano i rossazzurri, saldamente al comando del Girone I della Serie D, dalle dirette inseguitrici. Focus poi sulla volontà del Gruppo Pelligra di investire sullo stadio “Massimino” nonché sulla grande vicinanza dimostrata da questa nuova proprietà verso i tifosi rossazzurri con le tante iniziative susseguitesi nelle scorse settimane.
Dottor Pagliara, si aspettava da parte del Catania un inizio di ritorno così veemente?
”Io credo che questo Catania ci abbia abituato troppo bene nel corso del girone d’andata dunque è normale aspettarsi sempre il massimo da questa squadra. Merito sicuramente di una società e di uno staff tecnico che stanno lavorando nel miglior modo possibile riuscendo a trarre il meglio da ogni singolo giocatore nonché da tutti i vari professionisti che gravitano e lavorano attorno al Catania. Non sono stupito da questo girone di ritorno anche se, ovviamente, sono molto contento che la squadra stia rispondendo presente in ogni occasione. Anzi, a dirla tutta, mi aspetto che i calciatori possano mantenere questo piglio per tutto il resto della stagione così da vincere quante più gare possibili e regalare ancora tante gioie alla tifoseria.”
Il Locri secondo in classifica dista 14 punti mentre il Lamezia, formazione accreditata da tutti ad inizio stagione come la grande antagonista dei rossazzurri, si ritrova addirittura a 18 lunghezze di svantaggio. Il campionato dunque può ormai considerarsi chiuso?
“Nella vita non bisogna mai cantare vittoria troppo presto, pertanto fino a quando la matematica non sancirà il trionfo definitivo bisogna sempre rimanere sul pezzo. Tuttavia mi sembra difficile anche solo immaginare una possibile rimonta delle avversarie visto che questo Catania ha dominato il proprio girone praticamente sin dai primissimi istanti. Diciamo quindi che l’ipoteca c’è già, adesso manca solo l’atto ufficiale.”
Che ne pensa della prestazione offerta dal Catania a Vibo Valentia?
”Non ho visto la partita dal vivo ma soltanto gli highlights, dunque non posso dare un giudizio totale ed obiettivo. Da quello che ho letto mi sembra che la squadra abbia alternato fasi di bel gioco ad altre di maggior pragmatismo anche se alla fine ciò che conta è la vittoria finale. Considerando anche la categoria ritengo che l’aspetto più importante non riguardi tanto il bel gioco quanto piuttosto il conseguire quanti più successi possibili in modo tale da ottenere quanto prima la promozione in terza serie. A tal proposito ritengo che nessuno possa lamentarsi del percorso realizzato finora dal Catania visto che, a mio modo di vedere, la squadra sta andando anche oltre quelle che erano le aspettative di inizio stagione.”
Il presidente Pelligra ha espresso il desiderio di aumentare la capienza dello stadio Massimino a 50mila posti. Lei cosa ne pensa? Sarebbe fattibile ampliare in maniera così significativa il vecchio “Cibali”?
”Onestamente non credo che portare il ‘Massimino’ ad una capienza così elevata sia un’operazione molto fattibile. A tal riguardo ritengo che le dichiarazioni rilasciate dal presidente Pelligra abbiano avuto più che altro la funzione di stimolare la fantasia dei tifosi rassicurandoli sul tipo di programma che questa proprietà vuole portare avanti, cioè un progetto molto serio ed a lunga scadenza. Ampliare il vecchio ‘Cibali’ a 50.000 posti non ritengo possa essere plausibile per tutta una serie di fattori che vanno dalla struttura stessa fino alla viabilità delle zone limitrofe, anche se io non sono un esperto di costruzioni e riqualificazioni come invece lo è con grande maestria il presidente Pelligra. Se l’intenzione è quella di creare uno stadio così grande ritengo che sia molto più facile ipotizzare la costruzione di una nuova struttura anche se poi, come i casi di Roma e Milano insegnano, realizzare un nuovo impianto non è mai così semplice. In quest’ultimo caso comunque si potrebbe pensare anche ad un utilizzo diverso del ‘Massimino’ che potrebbe diventare una sorta di nuovo parco dello sport o qualcosa di simile. In ogni caso sono sicuro che il Gruppo Pelligra compirà i giusti investimenti nelle varie infrastrutture senza affrettare i tempi o sperperare risorse. Magari anche solo inizialmente si potrebbe pensare di portare lo stadio attuale ad una capacità un po’ più adeguata al bacino d’utenza di una città come Catania. In ogni caso ogni discorso relativo allo stadio, per il momento, lo reputo abbastanza prematuro visto che, a mio avviso, la capienza del ‘Massimino’ è più che adeguata anche per la Serie C. Tuttavia ritengo più che giusto iniziare ad affrontare questo tipo di discorso perché il tema dello stadio non riguarda soltanto il Catania o Pelligra ed il suo gruppo imprenditoriale ma è un qualcosa che interessa tutta la comunità etnea, dunque riguarderà pure la futura nuova giunta municipale che potrebbe essere investita da questa nuova grande opportunità. Priorità stadio o centro sportivo? Il centro sportivo deve essere assolutamente una priorità ma anche in questo caso bisognerebbe capire le opportunità che l’amministrazione cittadina potrebbe offrire nei confronti del Catania. Tutto deve essere affrontato con la giusta lungimiranza e senza fretta, comunque ritengo che debba necessariamente essere costruito un campo di allenamento funzionale al progetto, anche perché la vicenda riguardante Torre del Grifo non appare di rapida soluzione.”
Questa società sta dimostrando grande vicinanza nei confronti dei tifosi come testimoniano, nelle scorse settimane, l’apertura del Catania Point, la creazione di un fan club a Melbourne, la realizzazione di un nuovo sito web e la fondazione di una squadra di Esports…
”Non posso che essere contento e soddisfatto di questo percorso anche perché ormai da tanti anni auspicavo l’arrivo di una proprietà che potesse rimettere i tifosi al centro del progetto. Credo ad esempio che negli Stati Uniti ci possano essere tante opportunità per ampliare la fanbase e far conoscere sempre di più la storia e la passione che si cela dietro i colori rossazzurri. Speravo con tutto il cuore che la nuova proprietà potesse dimostrare una grande attenzione verso il futuro e, fortunatamente, questo mio desiderio sembrerebbe potersi concretizzare. Io ho sempre detto che una società calcistica come il Catania avrebbe dovuto essere ‘Glocal’ cioè focalizzata sia sugli aspetti legati alla nostra terra ed al territorio siciliano ma con uno sguardo sempre rivolto a livello globale perché Catania potrebbe diventare un grande brand internazionale oltre che un punto di riferimento per tutti i nostri conterranei presenti all’estero. Non posso che essere soddisfatto per i passi compiuti dalla società con lo sviluppo del nuovo sito web, l’apertura di uno e, successivamente, più store fisici che possano favorire lo sviluppo del merchandising e la grande attenzione dimostrata verso il processo di digitalizzazione, aspetto ormai sempre più importante della nostra società. Credo che anche da questo punto di vista non si possono non fare i complimenti ad una proprietà che sta mostrando molta lungimiranza ed intelligenza proiettando finalmente il Catania Calcio nel futuro ed avvicinandolo sempre di più alla sua gente.”
Si ringrazia Fabio Pagliara per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.
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