DALLA SALA STAMPA – Ferraro: “Grande spirito di squadra, siamo una famiglia. Le partite si giocano, niente è scontato”

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Mister Giovanni Ferraro ribadisce in sala stampa che non è stato facile avere ragione della Mariglianese. Il Catania, però, in qualche modo è riuscito anche stavolta a spuntarla. Queste le parole del tecnico:

“Abbiamo avuto una palla-gol nei minuti iniziali, poi loro hanno trovato la rete su una respinta corta. Siamo stati sfortunati per non avere concretizzato al meglio la decina di occasioni create con De Luca, Chiarella, Castellini, De Respinis e Forchignone, che avrebbe dovuto calciare d’interno e invece ha preferito effettuare la giocata da applausi rispetto alla concretezza. La settimana di lavoro caratterizzata dal maltempo ha inciso nella misura in cui il giovedì non ci siamo allenati, l’indomani lo abbiamo fatto su un campo pieno d’acqua. Sono stati due giorni un pò rocamboleschi”.

“Inoltre affrontavamo l’ultima della classe, un pò la concentrazione è venuta a mancare ma ho visto davvero un grande spirito di squadra, reagendo da gruppo, come una famiglia. Dedichiamo la vittoria a Ciccio Famoso – splendida la coreografia a lui dedicata – ed a Stefano Celentano, ragazzo di 17 anni deceduto a causa di un incidente che ho cresciuto nella mia scuola calcio. Una notizia che mi ha addolorato molto”.

Sono contento dell’impatto che hanno avuto sulla partita i subentranti, che poi sono titolari in panchina. Ad un certo punto non è stata facile la gestione dei cambi, visto che ho dovuto sostituite Vitale per una contusione alla caviglia. Essendo un 2004 ho dovuto cambiare anche il portiere. Come staff tecnico siamo rimasti lucidi, ringrazio per questo anche il segretario Passanisi”.

“Jefferson e Rapisarda assenti in extremis? Il brasiliano ha avuto un problema al quadricipite, il terzino invece ha saltato la partita causa influenza. Ho apprezzato molto la disponibilità dei giocatori a sacrificarsi, questa è una fortuna per me. Ad un certo punto, infatti, ho schierato la squadra secondo un 4-4-2 con Sarno e De Luca in attacco, mettendo anche Rizzo basso e Russotto interno di centrocamo. Quando un calciatore è prediposto può ben figurare ovunque”.

“Ho detto e ripetuto alla squadra che le classifiche si guardano solo quando finiscono i campionati. Vediamo l’obiettivo avvicinarsi, ma pensiamo alla prossima. Cosa ho detto ai ragazzi all’intervallo? Che stavamo giocando bene ma veniva a mancare la fortuna sulle occasioni non concretizzate. In altre partite siamo stati più bravi a capitalizzare, inoltre sulla rete della Mariglianese non siamo stati impeccabili come linea difensiva. Faccio comunque i complimenti ad una buona Mariglianese, compagine che sapevamo fosse in salute avendo vinto 3 delle ultime 5 partite. Le difficoltà sono sempre dietro l’angolo ma ancora una volta abbiamo dimostrato il valore di questo Catania, è ed è quello che vogliono sia la società che i tifosi”.           

“Non bisogna giudicare il lavoro stagionale per una partita. Troppo riduttivo. Eventualmente anche perdere con l’ultima in classifica avrebbe fatto parte del processo della squadra. Bisogna valorizzare il lavoro fatto finora, ogni domenica giochiamo per vincere e bisogna sempre remare e correre. A calcio le partite vanno giocate, senza guardare le classifiche. Sono soddisfatto della reazione della squadra, tutti hanno dato un contributo prezioso. A volte lascio qualcuno fuori e mi dispiace”.

“Queste vittorie ci fanno stare bene. Le partite diminuiscono, ci prepariamo per la prossima. Le insidie ci sono sempre. I ragzzi dal 3 agosto stanno facendo dei grossi sacrifici, anche chi non viene convocato. Guardiamo esclusivamente all’obiettivo comune da raggiungere. La sensazione è che, in qualche modo, questa squadra poi le partite riesca a riprenderle. E i nostri under sono l’equivalente degli over. Non guardo la carta d’identità quando inserisco un giocatore, conta l’importanza del ruolo”.

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