DALLA SALA STAMPA – Ferraro: “Calo di concentrazione, ma il Catania ha dimostrato ancora il proprio valore facendo parlare il campo”

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L’allenatore del Catania Giovanni Ferraro, in sala stampa, riconosce che nella prima frazione ci sono state delle difficoltà contro un valido Paternò. Nella ripresa i padroni di casa hanno fatto valere la propria forza. Queste le sue parole:

“Abbiamo giocato contro un buon Paternò, ancora vivo. Nel primo tempo non siamo stati bravi a trovare il passaggio negli ultimi 20 metri. Penso a 3-4 palle con Chiarella, qualcuna con De Luca. Ci aspettavamo che il Paternò giocasse con il 4-3-3, invece si sono disposti con un 3-5-2 chiudendo soprattutto la parte centrale. Nella ripresa, al di là dei cambi, ho visto più ritmo e forza. Dopo la vittoria di domenica in una partita importante e vista la classifica attuale, un calo mentale e fisico ma soprattutto di concentrazione forse nei giocatori c’è stato. Faccio comunque i complimenti ai ragazzi perchè hanno dimostrato ancora una volta che, quando vogliono vincere, accelerano e le prestazioni arrivano, come nel secondo tempo”.

“Se ho avuto paura sulla traversa? Siamo già andati sotto in questa stagione e sappiamo che, quando la testa gira, il Catania ha anche la forza per fare tre gol in venti minuti.  Segnano tutti? Perchè accompagnano l’azione e cercano di fare gol. Palermo è entrato nel secondo tempo siglando due reti. Lui è uno dei giocatori che, normalmente, non andrebbe in panchina in Serie D. La rosa è ampia ed anche chi subentra lo considero un titolare che dà il proprio contributo”.

“Sarno? Pensavo fosse un infortunio grave, ma forse è solo una forte contusione al ginocchio, lo staff medico verificherà le condizioni. Castellini? Può giocare indifferentemente da terzino o centrale, ma avrei anche potuto abbassare Rizzo, oppure spostare Rapisarda al centro, o far giocare Lodi sfruttando le sue capacità nella costruzione del gioco dal basso. Al di là del ruolo, l’importante è la predisposizione, lo spirito che tutti noi abbiamo. La squadra ha dimostrato ancora una vola il proprio valore a questo pubblico meraviglioso che ci ha incitato dall’inizio alla fine“.

“Veniamo da nove vittorie consecutuve. Considerando anche i campionati di Serie D del passato, difficilmente nel girone di ritorno si riescono ad inanellare nove successi di fila, anche perchè le classifiche si accorciano, ci sono playoff e playout. Il più difficile viene adesso che siamo al rush finale. Il Catania non vince semplicemente perchè indossiamo la maglia rossazzurra, ma perchè i ragazzi si preparano al massimo in settimana dimostrando il loro valore. E non esistono partite facili, la classifica non va guardata prima di scendere in campo ma solo al triplice fischio. Bisogna sempre disputare prestazioni di alto lvello in questa piazza, la squadra deve vincere e divertire“.

Da quando ho messo piede a Catania, ho capito l’atmosfera che si respirava e cosa aspettarmi. In particolare dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia ho compreso che bisogna sempre volare bassi e far parlare il campo con i risultati. Noi allenatori possiamo anche essere criticati pur avendo 17 punti di vantaggio sulla seconda, ma con una rosa così ampia cerchiamo di sbagliare meno possibile. L’allenatore e lo staff sono sempre i primi ad essere messi in discussione sul modulo, sulla tattica e sulle scelte. Ricordo che per tanto tempo si parlava di De Luca, nell’ultimo periodo non è cambiata la sua posizione in campo ma sta facendo bene. Bisognerebbe guardare il lavoro a 360 gradi come staff durante la settimana. Io devo ringraziare i giocatori, davvero fantastici, e la società che mi ha messo a disposizione questo gruppo”.

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