Nel derby tutto etneo tra Catania e Paternò a prevalere sono i rossazzurri catanesi capaci di piegare, non senza fatica, le resistenze di una buona “Torre Normanna”. Elefante partito subito fortissimo ma incapace di sbloccare il parziale con il “solito” Chiarella. Paternò che ci crede e, dopo la clamorosa traversa colpita da Piciollo, modifica il proprio schieramento tattico imbrigliando la manovra degli etnei. Nella ripresa a fare la differenza sono i cambi con Marco Palermo che buca per ben due volte la difesa ospite permettendo al Catania di avvicinarsi ancora di più alla promozione.
CRONACA
Primo Tempo
Catania che parte subito sull’acceleratore sfiorando per ben due volte il vantaggio grazie alle giocate di Chiarella. Prima l’ex Pescara ruba palla alla difesa avversaria e, incuneatosi in area, serve al centro per l’accorrente De Luca che però manca l’impatto con la sfera (1’). Poi lo stesso esterno rossazzurro, servito nello spazio dal passaggio illuminante di Lodi, tenta la conclusione vincente da posizione defilata peccando però troppo nella precisione (4’). Poco dopo (10’) è invece Sarao a riscaldare i guantoni del portiere paternese Mittica con un tiro da fuori. Ad un quarto d’ora dal fischio d’inizio la partita si infiamma con Catania e Paternò che sfiorano ambedue il gol del vantaggio. Prima è Chiarella che, lanciato nello spazio da Rizzo, si beve due difensori avversari e calcia a botta sicura trovando però il piede di richiamo dell’estremo difensore paternese.
Dal capovolgimento di fronte gli ospiti tentano il colpo gobbo con Piciollo il quale, con un tiro di controbalzo dal limite, colpisce la parte bassa della traversa (18’). Dopo una fase iniziale di sofferenza il Paternò si chiude ermeticamente imbrigliando, con ordine e diligenza, tutte le principali fonti di gioco etnee. Nonostante le enormi difficoltà, alla scadere della prima frazione (45’) l’Elefante spreca, con De Luca, la duplice opportunità di sbloccare il parziale. Inizialmente il numero 17 cestina, di testa, il pregevole assist di Boccia per poi peccare troppo in altruismo quando, dopo essersi liberato con un tunnel di Guarnera, invece di calciare a rete mette in mezzo un pallone che la difesa ospite spazza via con grande prontezza.
Secondo Tempo
La ripresa si apre con l’occasionissima del Paternò che, in ripartenza, prova a pungere trovando però l’opposizione di Bethers, pronto a respingere la conclusione a botta sicura di Asero (47’). Il pericolo scampato permette al tecnico degli etnei di correre ai ripari operando la consueta girandola di cambi grazie agli innesti di Palermo, Sarno, Russotto e Jefferson che rilevano rispettivamente Lodi, De Luca, Chiarella e Sarao. Proprio le sostituzioni risultano immediatamente decisive concedendo, all’ora di gioco, il vantaggio al Catania. Fondamentale il contributo di Sarno: da palla inattiva pennella per Palermo, il centrocampista in scivolata batte Mittica sul primo palo.
L’esiguo vantaggio non accontenta i padroni di casa. Al minuto 68 il Catania trova il raddoppio. Ottima combinazione tra Russotto e Jefferson con l’esterno romano capace di sgusciare via alla difesa avversaria e servire al centro proprio l’attaccante italo-brasiliano che però calcia addosso al portiere avversario. Sulla ribattuta si avventa come un falco Palermo che, in caduta e con un tocco di spalla, sigla la doppietta. Successivamente (73’) Jefferson, in acrobazia, sfiora il tris. Con il punteggio ormai ben indirizzato, il Catania si rammarica per l’infortunio occorso a Vincenzo Sarno e costretto ad uscire dal campo in barella. Al suo posto dentro Forchignone.
A pochi istanti dal termine (82’) Piciollo, di testa, prova a riaprire la sfida mancando però della giusta precisione. Al termine dei cinque minuti di recupero a festeggiare sono i rossazzurri padroni di casa che con sudore e fatica continuano la striscia vincente, adesso salita a nove successi consecutivi ed eguagliando così il ruolino di marcia di inizio stagione. Adesso spazio al prossimo impegno programmato per Domenica 5 Marzo alle ore 14:30, avversario in trasferta il Città di Sant’Agata.
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