Riportiamo un estratto del pensiero, sui social, dell’avvocato Giuseppe Rapisarda, tifoso ed opinionista vicino alle vicende del Catania, dopo la vittoriosa trasferta di Castrovillari. A cominciare dai tifosi che hanno deciso di seguire la squadra “sino ai confini della Lucania, in un giorno gelido di febbraio mentre in città si onorava la patrona”, meritevoli di “onore e pubblico riconoscimento”.
“È stata vittoria per Fabrizio. È stata vittoria di Fabrizio – aggiunge –. Un campo, quello calabro, difficile da guardare ed immaginare come di calcio, figuriamoci giocarci sopra. Eppure i rossazzurri con saldezza emotiva individuale e compattezza di gruppo sono stati bravi ad imporsi in condizioni davvero precarie. Rendendo semplice o quasi ciò che era maledettamente complicato. Merito di Ferraro, pasta di uomo d’altri tempi, merito di Zeoli, Catania e Biagianti cui va il grazie per il lavoro quotidiano e costante a fianco della squadra”.
“Non si molli nessuno di un centimetro! Dobbiamo ancora avere fame. Domenica avremo una prova di maturità . La Mariglianese non è la stessa squadra da fanalino di coda. È cambiata in organico, è insidiosa e sarebbe sciocco da sottovalutare. Prepariamoci ad una altra battaglia insieme alla squadra. Noi con loro e Loro con noi”.
“Un altro paio di tornanti ancora… ancora quel po’ di pazienza che serve… Quel sabato di aprile chiede una carezza riparatrice che asciughi le lacrime e provi a lenire il dolore che provammo… Un pochino di calma, di concentrazione, quel che serve ancora per sprigionare alto e liberatorio questo urlo di Vittoria racchiuso nel cuore”.
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