Daniele Lo Porto, giornalista del ‘Giornale di Sicilia’, nel corso di ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’, a Globus Television, torna sulla partita giocata domenica scorsa contro il Ragusa soffermandosi anche sui singoli:
“Nei primi 20′ il Ragusa ha giocato alla pari, senza nessun timore reverenziale, a viso aperto. Giocare 75 minuti in superiorità numerica non è da trascurare, ma il Catania alla lunga avrebbe vinto a prescindere. Gara chiusa già nel primo tempo, cosa che non era riuscita a fare la squadra di Ferraro in altre occasioni. Nella ripresa il Catania si è limitato a gestire il risultato, con poca cattiveria in alcune circostanze nelle quali avrebbe potuto irrobustire il vantaggio. Il 3-0 comunque ci sta tutto, i rossazzurri si sono portati a +12 in classifica, più di questo non potremmo volere”.
“Groaz si è fatto trovare pronto nell’unica circostanza in cui è stato chiamato in causa, non è facile per un portiere inoperoso per 70 minuti. Aggiungiamoci anche delle buone uscite di piede, tempestive. Va considerato un co-titolare. Sarao? Non ha segnato, fallendo un gol abbastanza facile ma ha tirato sei volte in area di rigore, in alcune occasioni è rientrato fino a metà campo per contrastare il difensore nelle azioni di ripartenza, quindi è stato generosissimo. Russotto col più brutto tiro effettuato invece ha trovato il gol, a differenza di altre due circostanze (una traversa e un tiro impreciso). Spesso fortuna e sfortuna si equivalgono. Sarao poteva essere un pò più fortunato, almeno quanto Russotto”.
“Squadra molto tonica, generosa, disciplinata e chi ha giocato meno ha disputato una grande prestazione. Da sottolineare anche la prova di Boccia, che sembra annaspare un pò con il pallone tra i piedi però riesce a superare l’uomo, arriva in profondità, per pochissimo non è arrivato alla conclusione in un paio di circostanze. Sta crescendo, forse ha bisogno di continuità e di qualche iniezione di fiducia in se stesso”.
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