A MENTE FREDDA: l’analisi del match disputato dal Catania a Vibo Valentia

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foto Facebook Catania SSD

“Vittoria esaltante per noi e per i nostri splendidi tifosi”. Così l’ha definita il numero uno rossazzurro Rosario Pelligra, che anche dall’Australia non perde una sola partita del Catania. E’ stato proprio così, un successo esaltante che conferma l’ottimo stato di forma di una squadra che ha corretto i difetti (pochi) emersi nel girone d’andata e migliorato (tanto) sul piano del gioco. Il tutto condito da una condizione atletica invidiabile, beneficiandone la squadra in termini di brillantezza. Poi, sotto il profilo mentale, il Catania in questo momento va a mille perchè vede sempre più vicino il raggiungimento dell’obiettivo e alimenta una fame continua di vittorie. E’ ben radicato nei rossazzurri il concetto di “mentalità vincente”, trasferito ogni giorno dalla società che non ammette cali di tensione, onorando e rispettando maglia indossata sempre e comunque.

Vibonese-Catania è stata un concentrato di tutto questo. Un successo chiaro, inequivocabile, legittimo, meritato dove la squadra dal tasso tecnico più elevato è riuscita ad imporsi . Ma non solo. Attenzione, intelligenza nell’interpretazione delle fasi di gioco, compattezza e organizzazione tra i reparti hanno combinato un mix perfetto per i rossazzurri che hanno concesso poco o nulla (le statistiche non mentono) ad un avversario solitamente capace di collezionare diverse palle-gol a partita. Invece i calabresi, stavolta, molto di rado si sono affacciati pericolosamente nell’area avversaria. Primo tempo caratterizzato dalla volontà, delle due squadre, di costruire il gioco ma il campo pesante non ha aiutato. Spazi stretti, tanto agonismo e marcature asfissianti sui portatori di palla hanno reso la prima frazione abbastanza povera di contenuti rilevanti. Bene la Vibonese nell’ottica d’imbrigliare il centrocampo rossazzurro, ma in un paio di circostanze il Catania ha sfruttato la mobilità di De Luca e (soprattutto) Chiarella andando vicino al vantaggio.

Decisamente più aperta la ripresa, con la squadra di Ferraro che ha mantenuto il pallino del gioco e velocizzato il giro-palla, sviluppando una manovra più incisiva. Il gol di De Luca, bellissimo per l’esecuzione dello schema con Lodi e Chiarella ma anche per il gesto tecnico dell’ex Varese, ha spianato la strada ai rossazzurri. Poi, il raddoppio di Chiarella ha messo in risalto le doti in velocità e le capacità di saltare il diretto marcatore di un ragazzo che si conferma di categoria superiore. I cambi hanno fatto il resto, su tutti registriamo l’ottimo ingresso di Marco Palermo contribuendo a soverchiare il centrocampo della Vibonese. Catania sostanzialmente troppo forte per i ragazzi di Modica che hanno provato a riaprire i giochi su rigore ma il tiro di Balla (uno dei migliori tra le fila rossoblu) si è stampato sulla traversa. Proprio l’episodio del rigore ha rappresentato una delle rare disattenzioni difensive dell’incontro ad opera del Catania, che continua ad entusiasmare i propri sostenitori. Si attende la matematica che sancisca la promozione nel professionismo, non è ancora fatta ma questa squadra viaggia a vele spiegate verso il traguardo.

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